Il protagonista di questa vicenda si chiama Fausto Di Marco, dirigente medico presso gli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo. Nella giornata di lunedì 7 febbraio comincia a girare sui social network un post pubblicato apparentemente su Linkedin dove il medico utilizza parole durissime contro i no vax, arrivando persino ad augurarsi la costruzione di campi di concentramento e forni crematori per loro. Su di lui si scatena la bufera social e interviene anche l’europarlamentare Francesca Donato. Ma, dopo poche ore, è lo stesso dottor Di Marco a negare di aver mai scritto quel posto e a parlare di “profilo hackerato”.
“Solo un animale può scrivere e pubblicare certi manifesti. – questo il contenuto del post attribuito a Di Marco – Ti dico di più: io discrimino e non sono lo stesso di un no vax. Di uno che non si vaccina mettendo a repentaglio la salute degli immunodepressi. Aggiungo che, se ne avessi la possibilità e l’autorità, mi prodigherei per creare per i no vax dei campi di concentramento dove avrebbero l’occasione di vivere indisturbati, contagiarsi tra di loro serenamente. Senza rompere i cabbasisi a chi vuole la libertà di vivere serenamente osservando le regole. Se poi si comportano bene e non fanno i capricci, creerei per loro anche dei forni per tenerli al calduccio”.
“Trovo inammissibile e indecente che un medico parli in questa maniera di uomini e donne che hanno scelto liberamente di non vaccinarsi. – attacca la Donato – Ho notato che sia il post che il commento del dottor Di Marco sono spariti, tuttavia segnalerò ugualmente la vicenda all’Ordine dei medici perché soggetti di questo tipo stia lontani dai nostri ospedali”.
Passano poche ore e, come già accennato, Di Marco aggiusta il tiro. “Profondamente rammaricato per quanto scritto sul social a mio nome. – dichiara il medico – Mi dispiace tantissimo. Ma non riconosco la paternità di quanto è stato scritto. Anche perché ne sono venuto ora a conoscenza, grazie a degli amici che sanno come la penso. Io sono sicuramente per i vaccini. Non sono affatto per le camere a gas: solitamente le vite le salvo”.
Potrebbe interessarti anche: I no vax ritentano la Marcia su Roma a 100 anni di distanza