Momenti di forte tensione, quelli che si sono vissuti in queste ore a Messina. Dove, a seguito dell’annuncio delle nuove strette disposte dal governo, sono state segnalate tante persone che hanno tentato di raggiungere la Sicilia dalla Calabria, provocando una vera e propria ressa agli imbarcaderi con le auto che tentavano di attraversare lo Stretto prima che i divieti di spostarsi da un Comune all’altro divenissero efficaci. Una folla che si è radunata a Villa San Giovanni e a Reggio Calabria, con lunghissime code in attesa dei traghetti.
A dare l’allarme è stato il presidente della Regione Nello Musumeci: “
Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate – ha scritto il governatore sui social network – Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce”. Già da una settimana, l’ingresso via mare in Sicilia è subordinato all’invio di un’e-mail alla Regione. Le corse dei traghetti sono contingentate: ne partono 4 al giorno da Villa San Giovanni e altrettante da Reggio Calabria. Nelle scorse ore, inoltre, la presidente della Calabria Jole Santelli ha disposto la chiusura della propria regione in entrata e in uscita. Qualcosa nei controlli, però, sembra non aver funzionato: “Pretendo che quell’ordine venga rispettato – ha attaccato Musumeci – e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello”.
Gli unici a potersi ancora spostare sono i lavorati: “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto – ha specificato il presidente della Regione – Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, solo i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. Basta. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”.
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