Un video dell’incidente di Mestre mostra l’autobus mentre effettua una manovra definita “strana” sulla parte destra della carreggiata del cavalcavia della Vempa. Questa manovra è stata descritta da alcuni come “eccessiva” o “impropria”. Un testimone che seguiva l’autobus con la sua auto ha confermato questa impressione.
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L’autista, Alberto Rizzotto, 40 anni, originario di Treviso, è tragicamente deceduto nell’incidente. Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda, ha rivelato che Rizzotto aveva iniziato il suo turno poco prima dell’incidente. L’autobus trasportava passeggeri da Piazzale Roma a un campeggio a Marghera, noto come Jolly. Sebbene 16 persone avessero prenotato il viaggio, altre si erano aggiunte senza prenotazione.
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Fiorese, in un’intervista al Corriere della Sera, ha descritto il momento dell’incidente come mostrato nel video: l’autobus era quasi fermo quando ha colpito il guardrail. Ha ipotizzato che Rizzotto potesse aver avuto un malore, dato che nel video l’autobus sembrava quasi fermo prima dell’impatto.
Le ipotesi sull’incidente sono molteplici. Una voce femminile in un audio diffuso via Whatsapp tra Venezia e Mestre ha menzionato un incendio sul bus durante la salita del cavalcavia. Tuttavia, questa ricostruzione non è stata ancora confermata. Le vittime erano dirette al campeggio “Hu” di Marghera. Quattro giovani tedeschi hanno evitato l’incidente per puro caso, avendo perso l’autobus e atteso il successivo.
La procura di Venezia ha avviato un’inchiesta sull’incidente. Il bilancio ufficiale parla di 21 vittime e 15 feriti, 5 dei quali in gravi condizioni. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Venezia, Mauro Luongo, ha sottolineato le difficoltà dell’intervento a causa delle batterie dell’autobus elettrico che hanno preso fuoco subito dopo l’impatto.
Marco Agostini, comandante della polizia locale di Venezia, ha discusso della dinamica dell’incidente, suggerendo che se fosse stato un colpo di sonno, l’autista avrebbe potuto correggere la traiettoria. Secondo alcune fonti, Rizzotto aveva un’esperienza decennale nella guida dei bus e veniva descritto dai colleghi come “scrupoloso”.
L’autobus, acquistato dalla società Linea poco più di un anno fa, aveva meno di 40.000 chilometri. Ulteriori indagini saranno condotte sulla tenuta del guardrail e sulla capacità di contenimento del cavalcavia, costruito circa 70 anni fa in una zona critica vicino ai binari della stazione ferroviaria.
La tragedia ha colpito principalmente giovani. Sul luogo dell’incidente, uno dei soccorritori ha descritto la scena come “surreale”, con molti volontari pronti ad aiutare. Circa 60 veicoli dei vigili del fuoco e 20 automezzi sono stati dispiegati sul posto, con molti pompieri che hanno scelto di continuare a lavorare oltre il loro turno.