Ilaria Salis, la cittadina italiana detenuta in Ungheria perché accusata di gravi reati, viene descritta dai media come una attivista di estrema sinistra. In questi giorni di furiose polemiche contro il governo ungherese di Viktor Orban, è sceso in campo per difenderla anche il padre Roberto, eretto insieme alla figlia, forse in maniera troppo sbrigativa e imprudente, a nuovo simbolo di quella parte politica. Ma se si vanno a spulciare i vecchi post pubblicati su X dal signor Salis arriva la doccia gelata: si scopre che le sue battaglie non sono proprio simili a quelle di Ilaria, tanto per usare un eufemismo. Anzi, i due sembrano parlare proprio due lingue diverse. E così arriva il contrordine mediatico sull’incolpevole Roberto.
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Roberto Salis difende Orban
Il 16 settembre 2022, ad esempio, Roberto Salis commenta un video di Giuseppe Conte che attacca Giorgia Meloni e Matteo Salvini per l’appoggio dato a Bruxelles all’Ungheria, finita nel mirino degli altri membri Ue. “Era una imboscata ad Orban solo perché si è permesso di non aderire alla linea Ue sulle sanzioni! – denuncia il papà di Ilaria – La Polonia ha posizioni ben più estreme, ma è allineata sulle sanzioni per cui va bene tutto. Prima di parlare bisogna capire l’argomento! Mah…”. Poi, poche ore dopo, l’uomo commenta le parole di un giornalista Mediaset: “È una bieca vendetta immotivata verso Orban, reo di avere osato mettere in discussione la posizione Ue sulle sanzioni alla Russia!”.
Dalla parte del governo Meloni
Tweet 23 agosto 2022: “Coerenza, visione strategica, carisma, carriera politica internazionale: Meloni è nettamente superiore a Letta. Speranza su questi temi non pervenuto”, cinguetta Roberto Salis il 23 agosto del 2022. E poi, il 19 aprile 2023 difende il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, attaccato per aver preso “la laurea in Giurisprudenza in una università telematica”. Il 30 novembre 2023 si schiera anche dalla parte del ministro della Giustizia Carlo Nordio che, parlando della Costituzione, aveva detto che “nulla è eterno”. E Salis: “La Costituzione è un accordo della comunità sulle regole del gioco. Se la comunità ritiene che le regole non vadano più bene si cambiano”.
I dubbi del padre di Ilaria sul vaccino
Il padre di Ilaria non può essere definito tecnicamente un no vax, ma anche in questo campo si mette a fare polemica contro il professor Aureliano Stingi secondo il quale “il vaccino a mrna anti Covid-19 non causa cancro in alcun modo. Chiunque sostiene il contrario deve fornire prove scientifiche valide e robuste”. La risposta di Roberto è la seguente: “In realtà fino a poco fa chi voleva vendere un vaccino doveva scientificamente dimostrare che non era cancerogeno. Ora si pretende la dimostrazione scientifica del contrario! Ma stiamo impazzendo?”.
Affondo anche sui mancati finanziamenti pubblici all’ultimo film di Paola Cortellesi: “Mi spiega per quale motivo lo Stato dovrebbe sussidiare un’attività che, dal risultato del botteghino, non ha bisogno di alcun sussidio? Ma perché vi piace così tanto sprecare denaro pubblico”. E sul cambiamento climatico, infine, sostiene che “è un fatto positivo. Se il clima non cambiasse la vita cesserebbe”.
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