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Ex Ilva, il Tribunale di Milano a ArcelorMittal: “Non fermate gli impianti”

Sulla questione Ilva è intervenuto il Tribunale di Milano che ha fissato per il prossimo 27 novembre l’udienza sul ricorso cautelare dei commissari, invitando ArcelorMittal – si legge in una nota firmata dal presidente Roberto Bichi – “a non porre in essere ulteriori iniziative e condotte in ipotesi pregiudizievoli per la piena operatività e funzionalità degli impianti dello stabilimento siderurgico”. Nel ricorso depositato venerdì, il cui contenuto è rivelato oggi, i commissari parlano di inadempimento “plateale e conclamato”. Secondo il documento, il gruppo è obbligato a “salvaguardare con diligenza la integrità e il valore dei rami d’azienda”. Inoltre, scrivono i commissari, “la controparte ha accettato senza alcuna obiezione un testo contrattuale che prevede esplicitamente che (… ) le concedenti non prestano alcuna garanzia (…)” nemmeno “sullo stato di fatto e di diritto dei beni costituenti i rami” d’azienda.

I commissari – come si legge anche su Repubblica – usano parole durissime per descrivere il comportamento dell’azienda. L’iniziativa di ArcelorMittal di sciogliere il contratto di affitto – scrivono – “nulla c’entra con le giustificazioni avanzate che non pervengono neppure ad un livello di dignitosa sostenibilità: essa è invece semplicemente strumentale alla dolosa intenzione di forzare con violenza e minacce un riassetto” dell’obbligo contrattuale “precedentemente negoziato (…) che il gruppo (…) evidentemente non ritiene più rispondente ai propri interessi”.

E sempre sul controverso addio di ArcelorMittal, la Procura di Milano indaga anche su eventuali illeciti tributari e su presunti reati pre-fallimentari, con un focus sul mancato pagamento dei creditori dell’indotto, nel fascicolo esplorativo aperto alcuni giorni fa, ancora formalmente a carico di ignoti e senza ipotesi di reato. Filoni questi che si aggiungono a verifiche su presunte appropriazioni indebite di materiale relativo al magazzino di materie prime, su false comunicazioni societarie e al mercato.

Intanto, Repubblica fa sapere che i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil saranno ricevuti stasera alle 19.30 al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per affrontare la questione dello stabilimento siderurgico dopo l’addio di ArcelorMittal e in generale il nodo delle crisi industriali sempre i sindacati hanno chiesto in una lettera l’intervento diretto del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Le chiediamo di poter intercedere nei confronti della multinazionale, come già avvenuto in occasione della vertenza Whirlpool, affinché venga sospesa la contestata procedura di recesso” , si legge in una missiva.

 

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