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Imprese africane, arriva Cellulant, la società di empowerment finanziario digitale

Quarantasette milioni e mezzo di dollari rappresentano un grande impegno per le società tecnologiche africane, anche con il recente aumento degli investimenti nel continente.

Ma per la ditta fintech Cellulant, con sede in Kenya, la cui piattaforma di pagamenti digitali ha elaborato 7 milioni di transazioni del valore di 350 milioni di dollari in 33 paesi africani solo nell’ultimo mese, aumentare tale importo in una serie guidata da  TPG Growth Rise Fund rappresenta il prossimo obiettivo.

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Cellulant, investimenti e obiettivi

Nel 2017, la società ha effettuato 2,7 miliardi di dollari di pagamenti, almeno quanto riportato dall’amministratore delegato Ken Njoroge.

Quali clienti includono le maggiori banche del continente? Le più importanti del settore: Barclays Bank, Standard Chartered, Standard Bank ed Ecobank.

Ci chiediamo allora cosa fa un’azienda tecnologica africana con 47.5 milioni di dollari? Innanzitutto cresce, come afferma Njoroge: “l’obiettivo è quello di passare dal 20 al 50%. La maggior parte degli investimenti consiste nel ridimensionare la nostra piattaforma esistente in Africa e di sviluppare l’utilizzo sulla nostra rete esistente”.

Fondata nel 2004, Cellulant offre servizi Person-to-Business,  B2B e P2B sui suoi prodotti Mula e Tingg. Grazie ad investimenti consistenti e ad obiettivi prefissati, la società africana sta sviluppando un prodotto cosiddetto “Agrikore”, con alla base una tecnologia blockchain per l’avviamento di attività di mercato legate specificatamente all’agricoltura.

Sul potenziale dei pagamenti digitali africani, il CEO si sbilancia e afferma: ”Abbiamo costruito modelli di valore interni che stimano la dimensione del mercato ad un prezzo compreso tra $ 25BN e $ 40BN”. Njoroge infatti distingue bene i servizi di Cellulant da quelli M-Pesa di Safaricom, uno dei prodotti di pagamento più riconosciuti in Africa per tipologia di transazione e scopo. “La M-Pesa del Kenya è ottimizzata come piattaforma P2P in alcuni paesi africani. Noi invece siamo ottimizzati come piattaforma P2B in più paesi, in tutta l’Africa “.

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Evoluzione nigeriana

Uno deo posti interessati è la centrale elettrica economica e di popolazione della Nigeria, dove Cellulant offre sia le app Ting che Agrikore. La Nigeria è il paese africano che ospita le più importanti società di pagamento digitale, come Paga  e Interswitch, quest’ultima estesa in tutta l’Africa e considerata un candidato valido per effettuare un’offerta pubblica nel paese.

Un possibile offerta pubblica da parte di Cellulant è ancora prematura, ha detto Njoroge, ma non è sa escludere a propri: “Quando si guarda alle dimensioni del business dei pagamenti, si potrebbe affermare che esistono prospettive abbastanza solide per andare in quella direzione”.

Nel frattempo, la startup nigeriana di investimenti  Piggybank.ng ha chiuso con $ 1,1 milioni di dollari, festeggiando con l’annuncio di un nuovo prodotto: Smart Target, che offre un’opzione di rendimento più sicura e più elevata per i gruppi di risparmio Esusu o Ajo, comuni a tutta l’Africa occidentale.

Fondata nel 2016, Piggybank.ng offre piani di risparmio online, principalmente per nigeriani a basso e medio reddito, al fine di depositare piccole somme su base giornaliera, settimanale, mensile o annuale. E non ci sono costi iniziali.

I risparmiatori possono così guadagnare tassi di interesse compresi tra il 6 e il 10%, a seconda del tipo e della durata dell’investimento. In questo modo si garantiscono rendimenti per i risparmiatori su piccola scala attraverso investimenti in titoli governativi nigeriani, come obbligazioni e buoni del tesoro.

Piggybank.ng cerca quindi di aumentare i propri clienti tra giovani nigeriani e gruppi di risparmio del paese. Attualmente ha già preso provvedimenti per il lancio in altri paesi africani.

Intanto il principale investitore e  fondatore di LeadPath Nigeria, Olumide Soyombo, è stato acquisito da Piggybank.ng.Le banche sono state lente nell’approvazione di novità nel mondo del risparmio. Ecco quindi che un nuovo salvadanaio sta arrivando al fine di riempire una particolare necessità di consumatori e risparmiatori”. Afferma Njoroge. Staremo a vedere i futuri sviluppi e se ciò aiuterà l’economia africana.