Il digital skill gap è avvertito anche da 2 manager su 10 che già lavorano in azienda. A rivelarlo una ricerca realizzata da ISTUD Business School, che stima in 4 milioni la richiesta di professionalità che rischia di restare insoddisfatta.
È un divario significativo quello avvertito dai giovani europei rispetto alle proprie competenze digitali e le aspettative delle imprese. A rivelarlo la ricerca europea “E”-what? I giovani alla sfida del digital per il business”, realizzata da ISTUD Business School, e presentata in occasione di Scopritalenti 2016, promossa da Fondazione Sodalitas e ospitata da Randstad Italia a Milano.
È un giovane su due ad avvertire questo scarto fra quelli presi in considerazione dal campione composto da 821 fra manager, formatori e giovani di sei paesi europei. E in particolare ad essere segnalato è soprattutto un accentuato digital skill gap soprattutto sul fronte delle competenze hard.
Lo scarto più grande fra aspettative e competenze che ci si riconosce si registra nel campo dell’analisi e gestione dei rischi digitali, dove il 47.1% riconosce un gap rispetto alle aspettative delle aziende. Seguono sicurezza e privacy (42%), prevedere l’impatto dei trend digitali sul business (41%), sfruttare il potenziale dei Big Data (40%), sfruttare le potenzialità legate alla digitalizzazione dei settori di business più tradizionali (39.4%), utilizzo dei tool digitali (38%) e degli strumenti di knowledge management (37%).
E i dirigenti come sono messi a digital skill gap?
Criticità quelle registrate dalla ricerca sul fronte delle competenze digitali che investono anche coloro che lavorano già in azienda: 4 manager su 10 infatti dichiarano di non essere a loro agio nell’uso dei tool digitali.
L’economia digitale rappresenta oggi già il 7% del mercato, e le stime prevedono una crescita ulteriore del 4,1% nel breve periodo. Buone notizie e prospettive che vengono però offuscate dal fatto che il digital skill gap rischia di creare uno scollamento fra domanda e offerta. La stima che emerge dalla ricerca parla infatti di una domanda del mercato del lavoro pari a 4 milioni di nuovi professionisti ICT in tutta Europa che rischia di restare insoddisfatta a causa del gap di competenze digitali.
[Foto di Michael Saechang – Flickr]