“C’è qualcosa che posso fare?”, “Smetterla di rompermi le palle!”. Questi gli ultimi messaggi che il re degli chef giramondo Anthony “Tony” Bourdain, morto suicida nel 2018 in Francia a quasi 62 anni, ha scambiato con la sua ultima amante, Asia Argento, paparazzate qualche giorno a Roma mentre ballava con un altro uomo.
Nel suo “Down and Out in Paradise”, il giornalista e scrittore Charles Leerhsen racconta gli ultimi cinque giorni di vita di Bourdain, ottenendo l’accesso alle informazioni del suo computer e del suo smartphone.
Risultano centinaia di ricerca del nome “Asia Argento”, mentre tentava ancora di comunicare con lei dopo aver preso atto del suo tradimento e aver cercato anche l’ex moglie.
Ossessionato dalla forma fisica, sotto l’effetto di droghe, alcol, anabolizzanti, Bourdain compirà il gesto estremo l’8 giugno 2018. Leerhsen prova a ricostruire i suoi ultimi giorni raccontando anche dei flashback di momenti poco edificanti con la sua famiglia, e anche gli eccessi in fatto di abuso e di sfruttamento della prostituzione.
Difficile dire quale sia il limite tra la volontà del giornalista e quella del voyeur, soprattutto se i familiari della vittima hanno dichiarato che il libro sia pura fiction.
Per inciso, Asia Argento non ha voluto commentare gli estratti del libro in uscita negli Usa.