Il Cristo Deriso di Cimabue è stato venduto all’asta nel nord della Francia, a Senlis, per la cifra di 24,18 milioni di euro. Una cifre altissima per un’opera che, ironia della sorte, fino a poco fa era completamente sconosciuta. L’anziana proprietaria l’ha fatta valutare, quasi per sbaglio, dopo averla tenuta a lungo appesa a un muro della sua casa, dove la teneva convinta che non si trattasse che di un’icona religiosa. Magari antica, a suo giudizio, ma totalmente priva di valore.
E invece il dipinto, una tempera a uovo su legno di piccole, si è trasformato nella prima opera del grande predecessore di Giotto andata all’asta da decine d’anni a questa parte. È stato battuto a un prezzo “netto” di 19,5 mlioni, spese e commissione escluse. “Si tratta del più alto prezzo mai pagato per un quadro prerinascimentale – ha assicurato la casa d’aste Actéeon – il settimo in assoluto considerando opere primitive e antiques, in una graduatoria dove entrano, nell’ordine, il Salvator Mundi di Leonardo, il Massacro degli Innocenti di Rubens, un Pontormo, un Rembrandt, un Raffaello e un Canaletto”.
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Non sono state fornite informazioni sull’acquirente. Il valore dell’opera stimato prima della “gara” odierna era di 4-6 milioni. Il prezzo base della vendita odierna era stato fissato a 3 milioni. Le origini del quadro risalgono, con tutta probabilità, al 1280: è stato trovato in ottime condizioni, benché a lungo appeso nella cucina di un’abitazione privata, proprio sopra una piastra di cottura, che l’ha via via ricoperta di uno strato di sporcizia, fortunatamente facile da rimuovere.
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La proprietaria era una signora che abita a Compiègne, una cinquantina di chilometri a Nord-nord est di Parigi. Inviata per un esame agli specialisti di Cabinet Turquin, l’opera è stata sottoposta a una riflettografia ad infrarossi, che ha confermato l’autenticità. In particolare, è emerso che il Cristo deriso è parte di un dittico dell’autore toscano costituito da 8 pannelli, che raffigurano altrettante scene della Passione. Di questi, sinora solo due erano fisicamente noti: la Flagellazione del Cristo (Frick Collection, New York) e la Maestà con due Angeli, che si trova alla National Gallery di Londra.
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