Gli incendi che nelle ultime ore hanno colpito la Sardegna stanno devastando non solo campagne, ma stanno uccidendo anche moltissimi animali che non sono riusciti a scappare dal fuoco. Tra i protagonisti di questa drammatica vicenda che stanno cercando di salvare il salvabile, è avvenuta la storia di un coraggioso cane pastore: il quadrupede è rimasto fermo davanti al muretto di casa per difendere il suo gregge di pecore dalle fiamme, mettendo a repentaglio la sua stesa vita. La vicenda è accaduta nell’Oristanese, la zona più colpita dai roghi. Il cane da pastore di cui non si conosce il nome, è salvo ed è stato recuperato a Tresnuraghes, al confine con la regione storico-geografica del Montiferru. Le sue condizioni non sono però delle migliori: sarebbe infatti rimasto ferito con ustioni alle zampe, ai polpastrelli e al muso, e i veterinari della clinica veterinaria Duemari di Oristano, dove è ricoverato, non sanno ancora se riuscirà a sopravvivere. (Continua a leggere dopo la foto)
“È rimasto fermo a guardia del suo gregge mentre le fiamme lo avvolgevano”, ha raccontato Angelo Delogu, il veterinario che lo ha salvato e che ora si occupa delle sue cure. Il coraggioso cane ormai per molti è già diventato il simbolo della tragedia, ma anche della forza fiera dei sardi. “Non l’ho soppresso perché guarirà”, ha detto ancora fiducioso il veterinario. Adesso il cane pastore fedele al gregge si trova ricoverato nella Clinica veterinaria Due Mari di Oristano con il corpo ustionato, circondato dalle cure amorevoli della dottoressa Monica Pais e del suo staff. Il veterinario Angelo Delogu ha scritto su Facebook: “Non ha il chip, dubito che succeda ma se qualcuno dovesse riconoscerlo si faccia sentire”. (Continua a leggere dopo la foto)
Intanto sale ancora il conteggio delle perdite disastrose in Sardegna a causa degli incendi. Oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati sono stati ridotti in cenere, aziende agricole devastate, case danneggiate. È pesantissimo il bilancio del gigantesco rogo scoppiato nel Montiferru, nell’Oristanese. E a questo, alle oltre 1500 persone sfollate, si aggiunge anche il dramma degli animali: non si conoscono i numeri, ma stanno arrivando moltissime immagini di animali bruciati vivi o morti soffocati per il fumo inalato.
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