Dramma a Reggio Calabria, dove un migrante, del quale non sono state diffuse al momento le generalità, è morto nell’incendio divampato nella notte nella nuova tendopoli di San Ferdinando, una struttura gestita in passato dal Comune e ora affidata alla Caritas. Stando alle prime ricostruzioni dell’accaduto riportate da Repubblica, il rogo si sarebbe sviluppato in un angolo di una tenda da sei posti dove erano posizionati alcuni cavi elettrici. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme.
All’inizio di marzo, la struttura era stata ampliata per consentire il trasferimento di una parte dei migranti che viveva nella baraccopoli, struttura fatiscente fatta di baracche in lamiera, plastica e cartone, arrivata a ospitare, nel periodo invernale della raccolta degli agrumi, anche 3.000 persone. I migranti che sono confluiti nella nuova tendopoli sono stati complessivamente 840.“Speravamo di non dover più raccontare episodi come questi ma purtroppo è accaduto ancora”. A dirlo è il sindaco di San Ferdinando, Andrea Tripodi. “Le cause del rogo, che ha interessato una tenda, non sono ancora chiare – spiega il sindaco – e sono al lavoro i vigili del fuoco e la polizia Scientifica. Ora siamo in attesa di capire come sono andati i fatti. Certo è che è accaduto quello che non doveva accadere”.
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