Vai al contenuto

Incidente ad Alessandria, bufera su Salvini dopo l’intervento sulla sicurezza stradale

Non è passato inosservato l’intervento del segretario della Lega Matteo Salvini sul tema della sicurezza stradale. In occasione della presentazione del Rapporto Dekra sulle strade italiane, infatti, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha spiegato: “È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano. È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l’educazione stradale che vuoi, puoi mettere la prevenzione che vuoi, mi sembra oggettivo”. Il riferimento è all’incidente stradale avvenuto nelle scorse ore ad Alessandria, in Piemonte, dove a seguito di un gravissimo scontro hanno perso la vita tre persone e altre quattro sono rimaste ferite. (Continua a leggere dopo la foto)

Tutte le persone coinvolte viaggiavano sulla stessa vettura, il cui conducente, stando alle prime ricostruzioni, non si sarebbe fermato all’alt dei carabinieri. Alcuni agenti avrebbero provato a inseguire l’auto, perdendola però di vista. Poco dopo, il drammatico epilogo: l’autista avrebbe perso il controllo del mezzo, finito fuori strada. (Continua a leggere dopo la foto)

Dopo l’intervento di Salvini a commento dell’accaduto, molti utenti hanno bersagliato il vicepremier con duri post apparsi in rete, nei quali hanno fatto notare come in realtà la vettura sulla quale i ragazzi viaggiavano (una Peugeot 807) era omologata per otto persone. Il fatto che ci fossero sette persone a bordo, dunque, non costituiva alcuna infrazione. (Continua a leggere dopo la foto)

“Salvini non perde occasione per sparare l’ennesima balla” è il tono medio dei messaggi social, nei quali è stato fatto notare al ministro come abbia completamente deviato l’attenzione dalle reali cause dell’incidente di Alessandria, non certo accaduto perché sette persone viaggiavano su un’auto omologata per otto.

Ti potrebbe interessare anche: Portanova, il giocatore del Genoa condannato a 6 anni per violenza sessuale di gruppo

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure