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“Mamma ho solo un braccio rotto!”, poi la tragedia: la decisione della famiglia di Matteo

Un semplice messaggio che avrebbe dovuto tranquillizzare i suoi genitori si è trasformato in un addio prematuro e straziante. Matteo Gualeni, un giovane di soli 22 anni, ha perso la vita in un incidente stradale mentre tornava a casa in moto a Sovere, nella splendida regione della Bergamasca. Quel terribile giorno, le sue parole, “Mamma, mi sono rotto un braccio”, hanno segnato l’inizio di una tragedia che ha scosso profondamente l’intera comunità.
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incidente stradale Matteo Gualeni

Il giovane Matteo Gualeni vittima di incidente stradale

Rimasto coinvolto in un incidente stradale a Riva di Solto, Matteo Gualeni ha cercato di tranquillizzare i suoi cari nonostante il dolore lancinante causato dalla frattura esposta al braccio. Le sue condizioni, tuttavia, si sono deteriorate rapidamente, gettando nello sconforto tutti coloro che lo amavano. L’elicottero del Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha tentato di trasportarlo in ospedale, ma purtroppo il giovane non ce l’ha fatta. Le emorragie interne, molto probabilmente, hanno causato la sua prematura dipartita.

La comunità di Sovere è stata colpita al cuore da questa terribile notizia. “Per tutti noi è come perdere un figlio”, ha scritto un membro del gruppo Facebook locale, riflettendo il profondo dolore che si è diffuso nell’intero paese. La sindaca Federica Cadei ha visitato la camera ardente di Matteo per mostrare il suo sostegno e la sua vicinanza alla famiglia colpita dal dolore. Sua madre, suo padre e i suoi fratelli, rispettivamente di 20 e 9 anni, sono devastati dalla perdita improvvisa di un ragazzo tanto amato.

La famiglia Gualeni è molto rispettata e conosciuta nella regione, grazie al contributo del nonno paterno di Matteo, Mario Gualeni, ex segretario provinciale della Cisl e sindaco del vicino comune di Castro. Anche il padre di Matteo, Andrea, è un volontario dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Lovere. Oltre ad essere un ragazzo impegnato, Matteo era anche un atleta che ha lasciato un segno nella Canottieri Sebino Lovere, come dimostrano i commossi messaggi di cordoglio lasciati dai suoi compagni di squadra su Facebook.

Nonostante il dolore che avvolge la comunità di Sovere, la famiglia Gualeni ha trovato la forza di compiere un gesto straordinario nel mezzo della loro tragedia. Hanno deciso di donare le cornee di Matteo, un ultimo regalo che potrebbe offrire una speranza di vita a qualcun altro. Questo atto di generosità non sorprende coloro che conoscono la famiglia, poiché l’attenzione e l’amore verso gli altri sono parte integrante del loro DNA. La sindaca Cadei ha lodato la famiglia per il loro gesto nobile e ha sottolineato l’importante messaggio che trasmette: “L’ultimo regalo di un ragazzo molto amato e un bellissimo gesto da parte di una famiglia che ha nel DNA l’attenzione agli altri”.

La decisione dei genitori di Matteo Gualeni

La donazione delle cornee di Matteo rappresenta un gesto di speranza e solidarietà che va oltre la sua morte improvvisa. Grazie alla generosità della famiglia Gualeni, altre persone avranno l’opportunità di vedere il mondo con gli occhi di Matteo, portando avanti il suo spirito di vita e amore. La perdita di Matteo ha causato un vuoto profondo nella comunità di Sovere, che ha risposto con un’afflusso costante di persone che si sono strette intorno alla famiglia in lutto. Il dolore è palpabile, ma anche la solidarietà e il sostegno si fanno sentire in ogni abbraccio, in ogni parola di conforto.

La festa patronale di Sellere, che avrebbe dovuto tenersi la prossima settimana, è stata annullata come segno di rispetto per Matteo e per sua nonna Giuliana, l’anima di quella festa. La comunità ha deciso di rallentare il suo ritmo per piangere la perdita di un giovane talento, di un amico, di un figlio. La chiesa della Visitazione di Maria Vergine, dove Giuliana svolgeva il suo ruolo di sacrestana, diventa un luogo di rifugio per coloro che cercano conforto e speranza durante questi giorni bui.

I funerali di Matteo verranno celebrati domani, un’occasione per ricordare il giovane pieno di vita che ha lasciato un’impronta profonda nella comunità di Sovere e oltre. Mentre la famiglia Gualeni piange la perdita di un figlio, la sua memoria continuerà a vivere attraverso il ricordo delle sue imprese sportive, del suo spirito generoso e della sua contagiosa gioia di vivere.

L’importanza della donazione di organi

In queste circostanze tragiche, il gesto di donazione delle cornee di Matteo è un faro di speranza che illumina il buio del dolore. Incoraggia tutti noi a riflettere sull’importanza della solidarietà e dell’empatia verso gli altri, anche nei momenti più difficili della vita. La storia di Matteo Gualeni ci ricorda che, nonostante la tragedia, l’amore e la generosità possono ancora illuminare il nostro cammino e rendere il mondo un posto migliore. Che il ricordo di Matteo e il suo gesto altruistico continui a ispirare la comunità di Sovere e tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Che possiamo imparare da lui l’importanza di vivere ogni giorno con passione, di amare intensamente e di donare speranza agli altri, anche dopo la nostra dipartita. Ciao, Matteo!

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