Mentre l’Italia piange i morti di Mestre, gli inquirenti stanno cercando di capire quali possano essere state le cause dell’incidente stradale che ha provocato una strage tra i passeggeri dell’autobus precipitato dal cavalcavia. Si fanno sempre più insistenti le voci su un possibile malore improvviso che avrebbe colpito il conducente del mezzo. Fari puntati anche sul guard-rail, ritenuto da qualcuno troppo leggero e inappropriato. Ma a gettare ulteriori ombre su questa triste vicenda è la testimonianza del comandante dei Vigli del fuoco di Venezia, Mauro Luongo, che chiama in causa le batterie dell’autobus che era elettrico.
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Incidente Mestre: l’autobus era elettrico e le batterie hanno preso fuoco
“Un disastro, una tragedia. – così il comandante dei Vigli di Venezia commenta l’incidente di Mestre – Siamo abituati a vedere tanti incidenti stradali. Ma (è dura) vedere questo autobus così carico di persone che fa questo salto nel vuoto per più di dieci metri e prende fuoco. Insomma, siamo arrivati che il mezzo era in fiamme e quindi abbiamo cercato di spegnere velocemente l’incendio per poi estrarre le persone. Si è ribaltato sottosopra e quindi l’estrazione delle persone è stata anche complicata. Abbiamo contato 39 persone tra cui anche qualche minore. Un’operazione molto complessa. Ce l’abbiamo messa tutta. Posso assicurare l’immediatezza sia dei nostri mezzi, sia del personale sanitario del 118”.
#Pullman precipitato a #Mestre, le parole del Comandante dei Vigili del Fuoco di #Venezia Mauro Luongo: “L’estrazione delle persone è stata complicata. Le batterie del pullman elettrico hanno preso fuoco con l'impatto" pic.twitter.com/0DarzsoUFe
— Local Team (@localteamit) October 3, 2023
“Purtroppo a questo tipo di incidenti siamo abbastanza allenati in questo territorio, perché di incidenti stradali ne succedono tantissimi. – prosegue nella sua testimonianza Mauro Luongo – Certo, vedere tutte insieme questa quantità di persone non è facile. Vi posso assicurare che abbiamo dovuto tagliare lamiere. Divaricare pezzi di autobus. E lo abbiamo anche alzato perché non eravamo certi che sotto ci fosse qualche altro corpo”.
Poi, il commento polemico sulle batterie dell’autobus elettrico. “A complicare le cose è stata l’alimentazione dell’autobus che era elettrico. E quindi con le batterie. Purtroppo le batterie hanno preso fuoco con l’impatto. Le batterie hanno delle criticità quando sono calde. Ecco perché poi le operazioni sono state un po’ più lunghe per rimuoverle. Adesso stiamo aspettando che si raffreddino ulteriormente per fare questa operazione di rimozione”, informa Luongo mentre si trova ancora sul luogo dove è avvenuto l’incidente di Mestre.
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