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È precaria e annuncia al titolare di essere incinta: lui la assume a tempo indeterminato

Sei incinta? Allora ti licenzio. Sei incinta? Allora non ti rinnovo. Pensi di rimanere incinta? Allora non ti assumo. Queste sono – ahinoi – tre delle più comuni situazioni che si ritrovano a vivere le donne nel mondo del lavoro in Italia. Ma, fortunatamente, ogni tanto succede anche un piccolo miracolo. E quello che dovrebbe essere un fatto assolutamente normale, di questi tempi, diventa una storia a lieto fine più unica che rara. La protagonista è Selene Vella, una dipendente precaria di 33 anni della Cridav Italia, azienda di Bientina (Pisa), assunta con un contratto a tempo indeterminato pochi giorni dopo aver annunciato al titolare di essere incinta.

E qui veniamo al secondo protagonista della vicenda, l’imprenditore di 43 anni Davide Zaccaria. La donna sapeva da tempo di aspettare un figlio, ma per settimane si è chiesta se comunicare o meno al titolare la bella notizia nel timore che non le sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro, che sarebbe scaduto a marzo. Selene ha vinto la paura e ha comunicato all’amministratore unico di essere incinta: dopo pochi giorni Davide Zaccaria l’ha richiamata comunicandole che sarebbe stata assunta a tempo indeterminato.

“Benvenuta nella nostra famiglia”, le avrebbe detto. Nella stessa azienda, come racconta Il Tirreno, lavora anche il compagno della donna. La vicenda è subito diventata virale, e questo è un altro sintomo della gravità della situazione italiana. E anche Selene Vella, come tante altre ragazze incinte, temeva che non le sarebbe stato rinnovato il contratto di lavoro: “La ragazza era molto nervosa, come è normale, era preoccupata. Ma è stata sincera e me l’ha comunicato subito”, ha raccontato Davide Zaccaria, al quale la donna aveva chiesto – timorosa – un colloquio.

La reazione del titolare è stata la più corretta e “normale”: quando ha saputo che la 33enne aspettava un figlio le ha fatto gli auguri: “Dopo qualche giorno l’ho convocata io con una lettera di assunzione in mano. È molto valida e a me è stato insegnato che i collaboratori capaci non si devono lasciar scappare. Le ho detto di godersi la sua maternità e la sua famiglia e che noi la aspettiamo”.

 

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