Il caso dell’incontro Renzi-Mancini in autogrill, che tante polemiche ha scatenato in questi giorni nei confronti del leader di Italia Viva, ha fatto scuola. E ha spinto gli 007 a cambiare le regole: dopo le immagini del faccia a faccia tra l’ex premier e Marco Mancini, caporeparto del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza, è infatti scattato l’ordine di rispettare categoricamente il principio secondo il quale gli appartenenti all’intelligence possono incontrare giornalisti, politici e altre “categorie sensibili” soltanto per motivi di servizio e “previa autorizzazione”.
La versione ufficiale data dai protagonisti del faccia a faccia, filmati da una testimone in un video poi pubblicato dal programma di Rai Tre Report, è che l’incontro fosse del tutto amichevole, con Mancini a regalare a Renzi un “babbo di cioccolato” tipico della Romagna, prelibatezza della quale il leader di Italia Viva sembra andare ghiotto. Qualora volesse ripetere il gesto in futuro, però, il caposervizio del Dis dovrà prima chiedere il permesso al suo direttore, obbligo che in realtà era già esistente.
Per ribadire ulteriormente il concetto, nelle scorse ore il capo del Dis Gennaro Vecchione, sentito dal comitato parlamentare di controllo sui Servizi (Copasir), avrebbe detto di non essere stato informato da Mancini e che un obbligo specifico non c’era, mentre ora c’è. Come riportato dal Fatto Quotidiano, Vecchione ha sostanzialmente difeso Mancini, con il governo che però vuole evitare che situazioni del genere possano ripetersi. Il Copasir, potrebbe così convocare proprio Renzi e Mancini per fare ulteriore chiarezza.
Ex sottufficiale dei carabinieri, Mancini è da decenni nei Servizi ed è stato protagonista di molte vicende note, dai sequestri di italiani in Medio Oriente all’inchiesta sul rapimento di Abu Omar da parte della Cia e allo spionaggio alla Telecom, da cui è sempre uscito pulito.
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