È il rivoluzionario progetto di un’azienda svedese, ma viene prodotto in Italia. Precisamente a Pieve a Presciano, in provincia di Arezzo. Stiamo parlando di un mezzo che, se e quando verrà prodotto su larga scala, promette di rivoluzionare il mondo dei trasporti. Ma anche di generare una nuova categoria di problemi, a partire dalle modalità d’uso e dalle regole generali da applicare, che questo nuovo autoveicolo destinato al pubblico potrà creare. Sì, perché ad Arezzo stanno portando avanti da anni una sperimentazione ormai molto avanzata sul cosiddetto “scooter volante“. Che è, esattamente, ciò che dice il nome: un veicolo monoposto che ha la curiosa caratteristica di potersi sollevare da terra e di volare. Sembra di vedere le immagini di certi film di fantascienza nei quali i cieli di città sovraffollate vengono percorsi da mezzi privati che si librano nell’aria. E anche se siamo ancora lontani da quello scenario, il momento in cui quelle fantasie diventeranno realtà si avvicina a grandi passi.
Il progetto è partito qualche anno fa da un’idea di due imprenditori, lo svedese Peter Ternstrom e il polacco Tomasz Patan. Che già nel 2022 spiegavano alla stampa come funziona il loro veicolo volante. Lo chiamiamo scooter, ma forse è più simile a un drone che trasporta persone. In ogni caso, Jetson One pesa circa 80 chili, è dotato di quattro rotori e può raggiungere una velocità di crociera di 100 chilometri orari. È lungo 2,8 metri, largo 2,4 e alto 1. È dotato di una scocca leggerissima, in kevlar o in fibra di carbonio. Per ora ha un’autonomia di circa mezz’ora e potremmo definirlo, come ha scritto Repubblica, “un passatempo per ricchi” – che infatti hanno cominciato a pre-ordinare i primi mezzi che saranno messi a disposizione del pubblico. Ovviamente non si può usare in città, ma, almeno per ora, solo negli spazi aperti. Ma per il futuro, i creatori di Jetson One prevedono sviluppi sensazionali.
“La nostra concorrenza sui veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticali”, affermano, “viene da Archer, Joby Aviation e Lilium, tutte aziende che si muovono sul segmento taxi. Mentre noi diamo ai singoli l’abilità di volare. Ed entro il 2027 dovrebbe essere pronto anche il nuovo modello a due posti, da usare eventualmente con un pilota”. Per ora, per pilotare questi prototipi occorre una licenza da elicotterista. Ma, vista anche l’estrema manovrabilità del mezzo, è prevedibile che in un futuro non troppo lontano versioni più avanzate di “scooter” e taxi volanti – i cui primi modelli dovrebbero essere in circolazione a partire dal 2025 – entreranno a far parte del nostro quotidiano. Anche perché i produttori hanno pensato a tutto. Se il pilota si trovasse in difficoltà durante l’atterraggio, è previsto l’utilizzo di un “bottone rosso” che innesta l’autopilota, che riporterà a terra mezzo e conducente incolumi.
Insomma, il futuro dei trasporti potrebbe davvero prendere il volo da Arezzo. Restate sintonizzati!