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L’incredibile via crucis di un paziente in  ospedale: ore di attesa in sala operatoria, poi l’amara sorpresa. Assurdo!

Delusione e disagio per un paziente delle Marche, che si è visto cancellare un intervento chirurgico programmato all’ultimo minuto a causa di uno sciopero del personale sanitario. L’episodio ha coinvolto numerosi pazienti presso l’ospedale di Urbino, un’importante struttura sanitaria della zona.

Intervento cancellato dopo lunga attesa

Il paziente, residente a Fossombrone, si era presentato puntualmente al mattino presto, come da prenotazione. Ricoverato in day hospital per un’operazione all’ernia inguinale, aveva già iniziato la preparazione. Dopo oltre due ore e mezza di attesa, è stato informato che l’intervento era stato cancellato per sciopero.

Mancanza di preavviso

«Una situazione assurda», ha commentato il paziente, che ha preferito rimanere anonimo. «Rispetto lo sciopero, ma perché non avvisare in anticipo? Sarebbe bastata una semplice comunicazione». Dopo aver raccolto le sue cose, è tornato a casa, con l’intervento riprogrammato per la settimana successiva.

Un problema diffuso

Quel giorno, non è stato l’unico a dover rinunciare. Altri pazienti, alcuni già vittime di precedenti rinvii, hanno vissuto la stessa esperienza. Persone provenienti da altre zone delle Marche hanno affrontato il medesimo disagio, alimentando insoddisfazione e dubbi.

Secondo indiscrezioni, lo sciopero riflette un malcontento crescente tra il personale sanitario. Una protesta che, in questo caso, sembra non aver ricevuto l’attenzione necessaria da parte della direzione. La mancanza di comunicazione ai pazienti ha amplificato l’effetto negativo dell’iniziativa, causando confusione e frustrazione.

Riflessioni dei pazienti

L’incidente solleva questioni sull’organizzazione del sistema sanitario e sull’importanza di rispettare i diritti dei pazienti, che spesso si trovano a fronteggiare disservizi imprevisti e mancanza di protezioni adeguate. «Ci si sente impotenti», ha concluso il paziente. «Ma speriamo che raccontare queste storie possa portare a un cambiamento».

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