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Indi, colpo di scena dopo stop alle macchine

La piccola Indi Gregory

Indi Gregory ancora viva dopo l’estubazione, parla Pillon. “Ieri dopo l’estubazione Indi Gregory ha smesso di respirare. Poi la piccola guerriera si è ripresa e sta lottando, assistita con amore e coraggio da mamma e papà. Durante la notte ha avuto stress e affaticamento. I genitori vorrebbero soluzioni diverse. Preghiamo e lavoriamo”. Così in un tweet, l’avvocato italiano della famiglia di Indi, l’ultraconservatore Simone Pillon.
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Ieri sono state avviate le procedure per il distacco dei macchinari di sostegno che mantengono in vita la bambina di 8 mesi, che soffre di una grave e rara malattia mitocondriale, incurabile. I giudici inglesi hanno negato il trasferimento in Italia, dove l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma si era detto pronto ad accoglierla e mantenerla in vita per tutto il tempo possibile, secondo gli standard di Pillon.

“Indi per il momento è sopravvissuta all’estubazione e respira con la mascherina. Il protocollo prevede che la fornitura di ossigeno sia a tempo determinato. Prevede anche la sospensione delle cure e il divieto di rianimazione in caso di crisi. Seguiamo con apprensione”, aveva scritto il legale e politico. Dean Gregory, il padre di Indi, ha riferito che la figlia è stata trasferita dall’ospedale all’hospice in ambulanza, scortata dalla polizia. Sempre secondo quanto riportato dal papà, in ambulanza la piccola ha dormito.

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