Un bambino di soli 7 mesi positivo al Covid, e un’infermiera, bardata e irriconoscibile, sdraiata accanto a lui per coccolarlo e non lasciarlo solo. E’ questo il momento ripreso da una foto delle telecamere di sorveglianza del reparto di Rianimazione pediatrica dell’ospedale Salesi di Ancona, che in questi giorni sta facendo il giro del web. La protagonista di quel gesto amorevole è Katia Sandroni, e al Corriere della Sera ha raccontato il motivo di quell’amorevole gesto: ″Quel giorno Matteo non voleva stare nel letto, cercava di tirarsi su, non riusciva ad addormentarsi – ha spiegato l’infermiera -. Voleva soltanto giocare. Avevo provato con i canali di cartoni animati della televisione, con i motivetti per bambini alla radio ma poi ho capito che voleva un contatto, due occhi, le mani. Allora è stato un gesto spontaneo togliere la sbarra dal lettino e sdraiarsi accanto a lui per parlargli e coccolarlo. Del resto sono mamma, un po’ ci so fare con i bambini″.
Con il suo intuito materno Katia ha capito che al piccolo mancavano sicuramente le cure della sua mamma: ″Per cinque giorni sua madre non ha potuto stare con lui ma lui era sempre molto tranquillo, un angioletto. Il fatto che fosse più sveglio e reattivo voleva dire che stava meglio dopo l’intervento chirurgico. Davanti a un piccolino che migliora puoi solo essere felice, anche se ti tiene sveglia tutta la notte″.
Poi Katia ha proseguito il racconto dicendo: “Lui non sembrava per nulla spaventato dalla tuta bianca”, ha detto l’operatrice sanitaria. E ancora: “Vedeva i miei occhi in una piccola fessura, sapeva di avere la mia attenzione e a quanto pare gli bastava, per il resto era curioso, tutto faccette buffe e sorrisini″.
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