Feste, movida, tornare ad abbracciarsi e uscire per locali in libertà. Sicuramente i giovani sono tra quelle categorie che stanno accusando di più di più il colpo delle restrizioni sanitarie. Alcuni di loro sono talmente esasperati da negare anche a se stessi l’esistenza del virus. Un errore però che può rivelarsi fatale. Come quello che è accaduto all’influencer brasiliana Ygona Moura, morta di Covid a soli 23 anni. Negazionista convinta, spesso invitava i suoi follower ad assembrarsi e a non mettere la mascherina. “Vi siete accalcati bene alla festa? Io sono andata a ballare e mi sono accalcata, avevo tanta nostalgia di questa calca, mi mancava da morire!”, diceva la Moura in uno dei video postati sui suoi social all’inizio di gennaio, quando si vantava di aver partecipato ad una festa, prendendo in giro chi invece rispettava le misure anti-Covid. E ancora: “Ragazzi, che notte è stata? Serata di assembramento di successo. Quella festa era finita e me ne sono andato quasi alle 8 del mattino” scriveva. “Oggi sono alla ricerca di un’altra festa, voglio tornare insieme alla gente, muoio dalla voglia di stare insieme”.
Dopo aver contratto il virus, Ygona aveva ammesso le proprie colpe, dicendosi pentita delle affermazioni fatte in precedenza: “Sono in cattive condizioni, gente! Mi manca il respiro. Mi sento davvero male. Vi chiedo di pregare molto per me. Dal nulla ho iniziato a stare molto male. Ecco! Grazie a chi è con me”. Pochi giorni prima del dramma, la Moura si era mostrata a una festa senza mascherina nel pieno della pandemia, che in Brasile sta mietendo vittime, oltre a preoccupare anche per la nuova variante.
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