Dopo oltre 50 ore di tensione, Luca Orlandi, l’ingegnere friulano di 55 anni che era rimasto asserragliato nella sua abitazione di Cordovado ha finalmente deciso di consegnare le sue armi ai Carabinieri, ponendo fine ad una delle crisi di ostaggio più lunghe degli ultimi tempi in Italia.
La situazione ha preso una piega positiva attorno alle 11.30, quando il negoziatore incaricato è riuscito a convincere l’ingegnere a consegnare le armi e le munizioni che aveva con sé. Una volta che l’uomo ha aperto la porta della sua casa, i Carabinieri della Compagnia di Pordenone, che hanno coordinato la negoziazione con l’iniziale L.O., sono intervenuti immediatamente, assicurando l’uomo.
All’esterno dell’edificio, gli uomini del Gis, il reparto speciale dell’Arma antiterrorismo, erano in attesa, pronti a intervenire se fosse stato necessario. A seguito della consegna pacifica, l’ex militare è stato subito trasportato in ospedale a bordo di un’autoambulanza del 118, sotto scorta dei Carabinieri.
Il comandante provinciale dei Carabinieri, Roberto Spinola, ha espresso il suo sollievo e la sua gratitudine per l’esito pacifico della situazione: “C’è grande soddisfazione per questo epilogo. Voglio ringraziare il personale che ha permesso questa conclusione che tutti speravamo e che ha lavorato, incessantemente, per oltre 50 ore”.
Questo evento ricorda l’importanza della formazione e della preparazione nell’affrontare situazioni di crisi e sottolinea l’efficacia della negoziazione come strumento di risoluzione dei conflitti.