Vai al contenuto

Innovazione e tecnologia: i progetti della startup InTouch

Non è solo questione di passione: si tratta di lungimiranza, preparazione ed ambizione. Nell’era della digital transformation, guardare oltre significa prevedere quelle che saranno le richieste dell’utente-consumatore, e saperle soddisfare in modo adeguato e veloce.

InTouch è la startup innovativa che si occupa di progettare soluzioni customizzate per le aziende. Proponendo progetti relativi a software completi, che vanno dallo studio, alla produzione fino al la lancio del prodotto, ha mirato, fin dalla sua nascita, a comprendere quali fossero i trend del mercato, e ad offrire soluzioni ad hoc per il business. La società corre a ritmo serrato, per questo i prodotti per il business devono risultare altrettanto veloci ed intuitivi.

Rudy Fastelli, Ceo e Founder di InTouch, racconta com’è nata l’idea di creare una startup per le startup. Insieme al socio, Fabio Fosso, ha costituito un’impresa dedita alla realizzazione della parte gestionale aziendale sviluppata su mobile e sul web, ritenuta il vero futuro del business, che presto o tardi metterà da parte documenti cartacei e fogli di calcolo su pc.

Ma procediamo con ordine.

Quando è nata InTouch? E di cosa si occupa?

InTouch è nata nel 2015, dopo precedenti esperienze maturate nell’ambito delle applicazioni  mobile da me e il mio socio Fabio Fosso. Inizialmente, con l’arrivo dell’Iphone in Italia, avevamo colto l’occasione che offriva il mercato per ideare e produrre app nel settore business, sia per iOS sia per Android. Abbiamo infatti previsto una crescita dell’utilizzo del mobile, a discapito del pc, soprattutto per ciò che riguarda il mondo professionale e le relative fasi gestionali. Ecco che il focus è divenuto chiaro: specializzarci in ambito di gestione aziendale, ad ogni livello, per far fronte ad una richiesta sempre crescente di dematerializzazione di documenti cartacei e semplificazione dei processi amministrativi, di coordinazione e di management.
Svolgiamo però anche progetti collaterali, che soddisfano la nostra propensione allo sviluppo di ricerca e innovazione, negli ambiti di realtà virtuale, realtà aumentata e prodotti per la domotica. Finora abbiamo lavorato su richiesta conto terzi, soddisfacendo le richieste specifiche dei clienti. Ma il nostro percorso prevede anche numerosi progetti interni, come un software (nel settore retail) per valutare la customer satisfaction grazie ad un tool per il riconoscimento delle micro-espressioni facciali.

Obiettivi: a che punto del percorso prefissato siete giunti?

Negli ultimi anni siamo stati interessati da una forte espansione, infatti il nostro team è raddoppiato e la filiera di cui disponiamo si avvale oggi di circa 12 professionisti.

Quindi stiamo attualmente perseguendo sia le varie richieste delle società con le quali collaboriamo, sia due progetti interni come FaceX, un software di analisi di microespressioni facciali, e Ok, ci sei!, un progetto nato con l’Associazione livornese Gaia Onida, volta a creare un sistema per dare l’allarme in caso di bambini lasciati in auto.

Il funzionamento è semplice, si installa un dispositivo all’ingresso dei nidi convenzionati. Ogni giorni i genitori una volta portato il proprio bambino all’asilo “timbreranno il cartellino”. Se il bambino non può andare al nido grazie ad un’app i genitori potranno giustificare l’assenza. Se nessuna delle due operazioni viene effettuata i genitori saranno automaticamente avvisati della situazione anomala, evitando la possibilità di dimenticare in auto il proprio bambino.

Qual è stato lo strumento di finanziamento utilizzato finora?

Da quando siamo nati, ci siamo autofinanziati effettuando progetti per conto terzi. Le aziende che si sono rivolte a noi ci hanno commissionato ideazione e realizzazione di software secondo le proprie esigenze, per cui, finora il nostro modello di business ha funzionato. Quasi certamente attiveremo una campagna di crowdfunding per finanziare altri progetti interni relativi a sviluppo e commercializzazione del prodotto finale.

Intouch-startup-innovativa

Quali sono i vostri obiettivi futuri?

I nostri obiettivi sono quelli di innovare i sistemi gestionali su mobile e web, ed implementare la ricerca e lo sviluppo sull’intelligenza artificiale.

Crediamo infatti che entrambe queste realtà si integreranno per creare scenari sempre più utili e funzionali al mondo del lavoro. Il business stesso di aziende e realtà professionali vedrà uno sviluppo concentrato più su dispositivi mobili che su personal computer. A quel punto sarà fondamentale lo studio e l’analisi dei dati attraverso algoritmi capaci di attivare strumenti adeguati, come il machine learning, per ricevere informazioni e feedback per l’azienda cliente.

A proposito di intelligenza artificiale: come combattere il pregiudizio sull’avvento di una realtà negativa, che toglierà lavoro e incentiverà disagi?

Siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale: ogni cambiamento nel corso della Storia ha creato timori ed incertezze. Ma l’utilizzo di Intelligenza Artificiale non deve creare falsi allarmismi, per molti motivi. In primo luogo sarà in grado di facilitare moltissime azioni della vita quotidiana e professionale; inoltre, per quanto riguarda la paura che toglierà lavoro all’uomo, ciò è sbagliato in quanto alcuni ruoli saranno sì delegati alle macchine ma parallelamente serviranno moltissimi professionisti sempre più specializzati, per cui verranno creati nuovi posti di lavoro, che interesseranno processi di studio settoriali come la creazione, la manutenzione e l’analisi dei software. Ecco perché il 30% delle nostre attività viene impiegato nella ricerca e sviluppo dell’A.I.: stare al passo con i tempi e soddisfare le richieste dei clienti, prevedendo le loro necessità, ci spinge a percorrere questa strada.

Perché InTouch può definirsi una startup innovativa?

La nostra è una startup innovativa perché andiamo ad operare  in settori estremamente innovativi come l’Intelligenza Artificiale, la realtà aumentata, la realtà virtuale e le nuove tecnologie, sicuri di migliorare processi e fornire servizi utili e professionali ai nostri clienti.

Infatti, una parte del nostro fatturato viene investita nel settore di ricerca e sviluppo, in modo tale da sapere già cosa proporre, anticipando esigenze e colmando lacune gestionali.

InTouch ha sede principale nel cuore del Polo Tecnologico di Navacchio. Per maggiori informazioni:

www.polotecnologico.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure