“L’intelligenza artificiale è la scienza che rende le macchine intelligenti”. Questa nota frase di Demis Hassabis, Co-founder & CEO di DeepMind (la celebre azienda britannica di intelligenza artificiale controllata da Google) racchiude in sé il modello tecnologico che invaderà la nostra realtà molto prima di quanto pensiamo.
Non solo la vita personale, ma anche quella professionale sta già lentamente sperimentando un nuovo modo di fare business: sviluppi innovativi, competenze di settore, ma soprattutto la possibilità di aumentare le vendite. Tutto questo rappresenta la grande occasione offerta dell’utilizzo ottimale dell’Intelligenza Artificiale.
L’applicazione di strumenti A.I. varrà sul mercato almeno 60 miliardi di dollari solo nei prossimi 10 anni. Ma se l’automazione renderà più facile la nostra quotidianità, sarà anche in grado di migliorare la vita professionale?
Come ottimizzare, ad esempio, le strategie di marketing in ambito comunicativo? I brand più avanzati digitalmente saranno in grado di interagire con il pubblico giusto in modo rilevante?
La risposta è totalmente affermativa: succederà grazie agli strumenti applicati dell’Intelligenza Artificiale.
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L’intelligenza artificiale applicata al marketing: lo studio di Quantcast
Le prove di ciò provengono dalla nuova ricerca di Quantcast, che si è avvalsa della collaborazione con Forbes Insight.
Quantcast gestisce la più grande piattaforma mondiale di audience insight e misurazione dell’open internet. In un report intitolato “Lezioni dai brand del XXI secolo”, ha raccolto i risultati di un’indagine condotta tramite interviste sul lavoro che ha coinvolto oltre 500 marketing manager (principalmente CMO: 20%, responsabili marketing: 16%, responsabili digital: 10% e CDO: 8% – di vari settori tra cui media ed entertainment (13%), tech (12%), telecomunicazioni (11%), automotive (11%) e servizi finanziari (10%)).
Analizzando a fondo i risultati, sono emersi notevoli obiettivi, raggiunti proprio grazie all’utilizzo dell’A.I. Primi fra tutti: l’incremento delle vendite e la crescita della customer retention.
Entrambi questi traguardi hanno significato una svolta a dir poco eccezionale: l’Intelligenza Artificiale applicata al marketing non è solo consigliata per facilitarne procedure e ottimizzarne i rendimenti, ma è diventata essenziale per raggiungere determinati standard di qualità e di successo.
L’intelligenza artificiale sta di fatto cambiando processi e risultati in ambito lavorativo. Il settore del marketing rappresenta l’esempio concreto di come un team possa cambiare l’approccio al lavoro, delegare le mansioni più tecniche e ripetitive agli strumenti d’Intelligenza Artificiale e, conseguentemente, dedicare più tempo alle interazioni umane con i clienti. Il settore del Marketing e della Comunicazione diventerà di fatto un mix di creatività e di analisi dei dati, bisogna solo diventare consapevoli delle potenzialità dell’A.I.
La ricerca effettuata da Quantcast ha offerto risultati concreti, affermando che l’applicazione adeguata di strumenti quali machine learning, deep learning e image recognition possa ottimizzare campagne pubblicitarie e pianificazioni social, come la gestione corretta dell’attività di direct marketing.
Nello specifico, Quantcast e Forbes Insight hanno lavorato insieme affinché fosse sviluppato un tool che riportasse un Punteggio per la maturità dei brand del XXI secolo: quali sono le caratteristiche dei marchi che sono rimasti al passo con la rivoluzione digitale? Che differenza c’è tra coloro che sono diventati Leader del settore e quelli che invece vengono definiti Ritardatari?
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I risultati della ricerca
I dati parlano chiaro: coloro che hanno supportato la loro strategia di marketing con un approccio più moderno e digitale, hanno registrato un incremento nel fatturato del 15% (rispetto al 7% riscontrato dal resto).
I fattori di crescita? Sicuramente un maggiore impatto sul business grazie all’utilizzo dell’AI nelle attività marketing:
Il 52% degli intervistati ha registrato un aumento delle vendite.
Il 51% ha riscontrato invece un aumento della customer retention.
( Per quanto riguarda i brand che hanno pianificato di adottare soluzioni AI nei prossimi 3 anni).
Il 53% prevede di aumentare l’investimento in AI del 25-49%.
Quasi un quinto (il 17%) assicura invece un incremento del budget tra il 50 e il 74%.
Per quanto riguarda i marketer, adesso hanno a disposizione strumenti di insight sempre più potenti, che facilitano il processo decisionale basato sui dati.
L’intelligenza artificiale è quindi necessaria per facilitare l’integrazione tra strumenti, set di dati e piattaforme. I marketer sono ottimisti riguardo ai benefici che l’AI sarà in grado di apportare, infatti: l’80% ha dichiarato che la tecnologia AI, esonerandoli da alcune mansioni quotidiane, permetterà di concentrarsi maggiormente sulla strategia di pianificazione. Il 58% ha affermato che perfezionerà la customer experience online, e più della metà (il 55%) ha sostenuto invece che la utilizzerà per generare messaggi targettizzati e personalizzati.
La consapevolezza di come l’A.I. possa cambiare il marketing viene infine espressa dalle parole di Ilaria Zampori, General Manager di Quantcast Italia: “Guardando oltre l’entusiasmo che circonda oggi l’AI e il machine learning, scopriamo brand che stanno davvero ottenendo risultati reali e positivi, come dimostra questa ricerca. I cambiamenti nei comportamenti e nelle preferenze dei consumatori avvengono troppo velocemente ed è difficile stare al passo con essi. Le macchine possono aiutare ad identificare accuratamente i pattern nelle preferenze ed adattare automaticamente il targeting e l’attivazione della campagna. Ecco perché i marketer dovrebbero cercare di essere tra i leader quando si tratta di implementare tecnologie basate sull’AI e il machine learning, sia tramite lo sviluppo interno che affidandosi a partner specializzati”.
Quello del MARKETING rappresenta un settore nel quale l’Intelligenza Artificiale ha raggiunto in modo efficace e veloce traguardi degni di nota.