Cos’è l’e-Health? Si tratta di una parola composta da due termini, Electronic e Health dove viene indicato per evidenziare la pratica della buona salute, tramite l’aiuto di strumenti informatici e aggiornamenti di tecniche di comunicazione avanzata tra il personale specializzato e l’utente finale, ovvero il paziente. Il settore dell’e-health comprende quindi risorse e soluzioni informatiche applicate alla sanità come cartelle elettroniche e la cosiddetta telemedicina.
Le nuove tecnologie applicate alla sanità sono sempre più presenti ed efficienti, anche se l’Italia risulta sempre un passo indietro rispetto agli altri distretti sanitari europei.
I dati di Accenture
Un recente studio di Accenture rivela dati confortanti: un cittadino americano su cinque ha già usato servizi sanitari basati sull’Intelligenza Artificiale come assistenza virtuale, robot e medici virtuali, assistenza da remoto. Che la digitalizzazione in sanità sia non solo richiesta ma anche fondamentale, ormai è certo. Restare al passo con il progresso tecnologico è un imperativo che mira alla sopravvivenza stessa del sistema.
Maurizio dal Maso, Dg dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, esprime la sua fiducia nelle nuove tecnologie applicate alla sanità ed afferma che si tratta di un prerequisito di sistema, non di un obiettivo. “Senza di essa non andremo da nessuna parte: sarebbe come pensare di prendere la macchina e voler guidare senza benzina nel serbatoio”. Enrico Desideri, direttore generale dell’Area Vasta sudest Toscana la pensa ugualmente, affermando che la digitalizzazione sanitaria è uno strumento “per favorire l’interconnessione fra i setting assistenziali e fra i professionisti che lavorano sul territorio: non più solo medici, ma anche infermieri e servizi sociali”.
Che l’e-lheath rappresenti inoltre un mercato in espansione è un altro punto di vista.
L’intelligenza artificiale applicata all’healthcare è un mercato pieno di possibilità e opportunità interessanti, capace di produrre circa 6,6 miliardi di dollari nei prossimi 3 anni.
Una domanda in crescita
Sempre secondo lo studio rivelato da Accenture questo risponde ad una richiesta precisa da parte degli utenti-pazienti, sopratutto perché il diretto interessato sarà reso più partecipe delle terapie e delle cure dedicate. Inoltre, rispetto ai dati del 2014, Accenture mostra che c’è stato una crescita enorme rispetto a ciò che si muoveva con soli 600 milioni.
I risultati sono avvenuti grazie ad investimenti proficui ed efficaci, dove la soddisfazione del paziente è stata registrata contemporaneamente alla diminuzione della spesa.
Inoltre le opportunità di crescita sono numerose vista la domanda sempre più importante, che potrà interessare sia le grandi multinazionali del settore, incoraggiate ad investire, sia le startup tecnologiche, che potranno finalmente avere uno sbocco concreto.
Il trend, così come negli Stati Uniti, cresce anche da noi, favorendo la promozione di una rete condivisa di dati e informazioni grazie ad applicativi digitali, database e analytics che possono agevolare il lavoro delle strutture sanitarie e del servizio ai pazienti.
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