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Intensa attività sismica sull’Etna: sciame di terremoti mette in allerta la regione

Etna sciame sismico

Un notevole sciame sismico si è verificato nel pomeriggio sull’Etna, segnando un periodo di intensa attività sismica lungo la dorsale Randazzo, Maletto, Bronte e Adrano. Da quando è iniziata l’attività, alle 18:24, si sono registrate quindici scosse di varia intensità fino al momento della stesura di questo articolo.

Secondo i dati registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la scossa più forte si è verificata alle 8:28, con una magnitudo di 2.8 e l’epicentro 8 km a sud-est di Bronte.

La serie di terremoti sembra essersi conclusa alle 20:22 con un’ulteriore scossa di magnitudo 2,4, sempre con epicentro vicino a Bronte. Tutte le scosse sono state rilevate a una notevole profondità, e non sono state percepite in modo significativo dalla popolazione locale, anche se alcuni residenti hanno riferito di aver sentito il terreno tremare.

Il fenomeno si configura come uno sciame sismico tipico, caratterizzato da una serie di terremoti di magnitudo simile, senza un singolo terremoto di magnitudo predominante.

Nonostante ciò, l’attività sismica ha suscitato timori tra la popolazione, temendo che possa essere il preludio di un terremoto di maggiori dimensioni. È importante notare, tuttavia, che uno sciame sismico non indica necessariamente l’arrivo di un terremoto devastante. Sull’Etna, il fenomeno dello sciame sismico si verifica ciclicamente e non ha sempre portato a un sisma violento.

I geologi continuano a monitorare la situazione, mentre i residenti locali sono stati invitati a rimanere vigili, ma senza panico. Nonostante l’incertezza, la scienza ci ricorda che queste attività sismiche, sebbene allarmanti, fanno parte dei normali processi geologici di una regione vulcanica attiva come l’Etna.