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Internet of Things, Microsoft annuncia Azure Sphere: nuovi software e hardware per IoT

In occasione di un evento stampa a San Francisco, Microsoft ha annunciato nella notte italiana il lancio di un prodotto IoT end-to-end sicuro che si concentra sui dispositivi basati su MicroCrontollori Unit, ovvero il tipo di dispositivi che utilizzano microcontrollori (MCU) di piccole dimensioni e relativamente poco potenti per svolgere funzioni di controllo o di connettività. In genere, questi tipi di dispositivi, che possono andare da un giocattolo a un gadget domestico o un’applicazione industriale, non vengono aggiornati di frequenza e quindi la sicurezza spesso ne risente. Così Microsoft ha rilanciato il progetto Azure Sphere: cuore del progetto è l’introduzione di una nuova classe di MCU certificati. Come ha affermato il presidente e direttore legale di Microsoft, Brad Smith, nell’annuncio di oggi, l’azienda concede in licenza questi nuovi chip Azure Sphere gratuitamente. Poiché è difficile proteggere un dispositivo che non si può aggiornare costantemente, non sorprende che questi device offrano la cosiddetta connettività integrata. E con questa connettività, questi dispositivi possono anche connettersi al servizio di sicurezza di Azure Sphere.

Microsoft sceglie Linux

Questi dispositivi eseguiranno, come sistema operativo, Microsoft? Per la prima volta in assoluto, l’azienda di Redmond sta lanciando un kernel e una distribuzione del sistema operativo Linux personalizzato: si tratta per l’appunto di Azure Sphere. È un aggiornamento della tipologia di sistemi operativi in ​​tempo reale che gli MCU di oggi utilizzano spesso. Ma perché usare Linux? “Con Azure Sphere, Microsoft sta affrontando una classe completamente nuova di dispositivi IoT, l’MCU”, ha detto Rob Lefferts, direttore partner di Microsoft per la sicurezza e l’impresa Windows. “L’IoT di Windows gira su unità a microprocessore (MPU) che hanno almeno 100 volte la potenza della MCU. Il kernel Linux protetto da Microsoft utilizzato nel sistema IoT Azure Sphere è condiviso con una licenza OSS in modo che i partnerpossano rapidamente abilitare le nuove innovazioni.”E questi partner sono anche molto contenti di prendere un rilascio open source e integrarlo con i loro prodotti.” Per avviare il processo, MediaTek produrrà il primo set di questi nuovi MCU. Si tratta di sistemi ARM-A7 single-core a bassa potenza che funzionano a 500 MHz e includono la connettività WiFi e una serie di altre opzioni I / O.

L’importanza dell’eco-sistema aperto

Per quanto concerne l’ecosistema aperto, invece, Smith ha specificato che i dispositivi possono essere utilizzati con servizi che funzionano su qualsiasi altro cloud, indipendentemente dal fatto che si tratti di AWS o di Alibaba Cloud. È bene notare che l’unità AWS di Amazon ha annunciato un progetto in qualche modo simile a quello di Microsfot solo un anno fa. Probabilmente non è una sorpresa che questi grandi fornitori di servizi cloud siano interessati agli MCU, dato che mentre i dispositivi stessi non sono vincolati a nessun cloud, l’unico modo per ottenerne il pieno valore è in combinazione con questi servizi, sia per l’autenticazione di nuovi dispositivi, l’aggiornamento dei sistemi operativi o la gestione del software che viene eseguito su di essi.
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