La Fondazione Marchesi e l’Università Bicocca di Milano si sono dedicati allo studio di un sistema che consente di creare un diario virtuale grazie al quale stabilire un regime alimentare equilibrato e, soprattutto, anti-spreco. L’intolleranza alimentare, dunque, non diventerà che un ricordo grazie ai nuovi sistemi di monitoraggio e controllo dei cibi e dei singoli ingredienti.
Cibo e tecnologia
Che le nuove tecnologie stiano cambiando in maniera radicale le nostre abitudini è ormai cosa chiara. L’Università Bicocca di Milano in collaborazione con la Fondazione Marchesi ha fatto un ulteriore passo in avanti dimostrando che proprio attraverso l’intelligenza artificiale è finalmente possibile tenere sotto controllo anche le abitudini alimentari e combattere l’intolleranza alimentare. L’idea è quella di dare forma ad un monitoraggio oltre che a un percorso di tutoraggio grazie al quale tenere sotto controllo tutti gli ingredienti ed evitare inutili sprechi. In questo modo, si avrà la possibilità migliorare notevolmente l’esperienza alimentare e renderla molto più consapevole. Come è facile intuire, si tratta di un vero e proprio percorso educativo in cui le nuove tecnologie avranno un ruolo cruciale. Per comprendere meglio il funzionamento di tale meccanismo è necessario fare un esempio pratico: in una mensa aziendale i vari vassoi verranno inquadrati da una telecamera che riconoscerà tutti i cibi, inserirà i dati in un apposito database personale e monitorerà le abitudini in maniera quotidiana. Dopo aver fatto ciò, il sistema elaborerà i suggerimenti necessari per rendere la dieta più salutare.
Lotta agli sprechi
Compito del sistema non è solo quello di combattere l’intolleranza alimentare. Attraverso un particolare meccanismo di calcolo, infatti, riuscirà anche ad elaborare una stima degli eventuali avanzi al fine di disincentivare i singoli a riempire i propri vassoi di pietanze che non consumeranno. Abbiamo a che fare, dunque, con una soluzione capace di inviare un alert in tempo reale agli utenti “spreconi”. In merito a questo ambizioso progetto, è interessante precisare che in fatto di intelligenza artificiale è in cantiere anche un ulteriore passo in avanti. Non solo mense, infatti: l’obiettivo della ricerca è di dare forma ad un sistema capace di riconoscere ogni genere di piatto in qualunque ambiente. Nell’eventualità in cui un piatto non venisse riconosciuto dal sistema, potrà essere lo stesso utente ad aggiungerlo al database.
Intolleranza alimentare
Un aspetto molto interessante riguarda il fatto che questo sistema altamente tecnologizzato consentirà anche di gestire a meglio ogni genere di intolleranza alimentare. Spesso, quando ci si reca in un locale per mangiare ci si imbatte in piatti nuovi preparati con ingredienti difficilmente riconoscibili. Ciò vuol dire che non è da escludere la presenza di un particolare ingrediente potenzialmente pericoloso per la salute. Utilizzando il sistema di riconoscimento degli ingredienti si avrà finalmente la possibilità di mangiare ogni genere di pietanza serenamente senza dover temere una eventuale reazione allergica più o meno grave.
Obiettivi futuri
Nelle intenzioni dei ricercatori c’è la volontà di rendere il sistema equiparabile alle capacità umane. In pratica, attraverso una gestione sempre più precisa delle telecamere e dei database si riuscirà a tenere sotto controllo ogni genere di abitudine alimentare. Per il momento, il funzionamento si attesta a circa l’80%. Non resta altro da fare che attendere e capire quale sarà la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale nella lotta allo spreco alimentare e nelle politiche a favore di un’alimentazione sana ed equilibrata.
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