Scegliere come investire il proprio denaro per trarne un profitto, vero, è sempre più complicato. Gli italiani preferiscono tendenzialmente il più classico degli investimenti, il mattone. Sempre più spesso però potrebbe non essere la scelta giusta. Secondo gli analisti, infatti, date certe condizioni, acquistare un appartamento potrebbe non essere poi la scelta giusta. Attenzione, occorrerà ovviamente fare le dovute distinzioni.
Se l’obiettivo è quello di ottenere un profitto degno di nota anche nel breve termine, acquistando un immobile sarà possibile, magari dopo un’attenta ristrutturazione, ricavare un guadagno considerevole dalla vendita. Tuttavia spesso l’acquisto di una casa, soprattutto per gli italiani, è legato al desiderio di possedere l’immobile in cui si vive. Ecco, in questo caso, l’investimento nel mattone non è poi quello giusto sia in termini di potenziali guadagni sia in termini di rischio connesso all’investimento.
La proprietà di un immobile, infatti, porta con sé un’ampia serie di problematiche che possono influire in maniera decisa sul nostro patrimonio. Si pensi alle spese di ristrutturazione o, banalmente, a quelle che dovremo sostenere per rimettere in piedi l’immobile o, ancora, ai rischi connessi al fatto che il patrimonio immobiliare italiano è sostanzialmente obsoleto. Ecco, tutte queste considerazioni, farebbero propendere per altri investimenti.
La soluzione, che sia legata ad un investimento in titoli di Stato o che sia legata all’investimento in borsa, potrebbe essere ovviamente più vantaggiosa ma anche in questo caso nella scelta bisognerà tener conto dei rischi connessi. Non ci si può certamente improvvisare trader o esperti di finanza, soprattutto se, di punto in bianco, si decide di investire una cospicua somma di denaro in borsa.
Secondo quanto leggiamo su investireinborsa, la scelta tra tipologia di investimento e, soprattutto, tra investire o non investire in borsa, è tutt’altro che semplice. Toccherà innanzitutto diffidare da chi ci promettere investimenti ad elevata redditività e a rischio zero. Le due cose non possono camminare di pari passo, anzi. Ad un’elevata redditività corrisponderà necessariamente un profilo di rischio sensibilmente più elevato e viceversa.
Oggi, banalmente, basterebbe una connessione ad internet e un computer per iniziare ad investire in borsa ma la scelta (e soprattutto l’attività) non sono poi così semplici, anzi. L’elevata velocità delle transazioni, l’influenza di una marea di fattori endogeni sui rendimenti dei titoli azionari o, ancora peggio, dei derivati, non sono certo alla portata di tutti, anzi.
L’investitore medio, il risparmiatore che in tanti anni di duro lavoro ha messo da parte un bel gruzzoletto da investire, non potrà certo pensare di collegarsi ad internet e lanciarsi in un investimento qualsiasi, su un titolo qualsiasi di un’azienda qualsiasi. È per questo che nasce la figura del trader e, introdotta da poco nel nostro ordinamento, quella del consulente finanziario indipendente. Sono queste le due figure che potranno aiutarci nella scelta del miglior investimento azionario.