La criptovaluta IOTA è il nuovo Bitcoin
Tra le valute digitali, IOTA è certamente quella più innovativa. Nata come criptovaluta per l’Internet delle cose, è una piattaforma open-source che offre numerosi vantaggi: transazioni istantanee e senza commissioni, integrità dei dati, nessun limite di scalabilità, nessuna separazione tra miner e utenti; piuttosto, la convalida è una proprietà intrinseca dell’utilizzo del libro mastro, che permette di evitare la centralizzazione.
IOTA è focalizzata sull’essere utile all’emergente economia machine-to-machine (m2m) dell’Internet of Things, che molti ritengono essere la prossima rivoluzione industriale. A differenza delle altre criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum, permette di effettuare i micro-pagamenti, sempre più importanti nello sviluppo IoT, e non si basa sulla tecnologia Blockchain ma su Tangle, un sistema decentralizzato e scalabile.
Le notività di IOTA, la valuta virtuale rivoluzionaria
Le principali novità di IOTA sono la capacità di far comunicare le macchine nel contesto dell’Internet delle cose e di processare micro-transazioni a costo zero, cosa che non accade con le altre criptovalute. Inoltre, si appoggia su un libro mastro denominato Tangle basato sul DAG (Directed Acyclic Graph) che, a differenza del blockchain, è decentralizzato, si regola da solo e non richiede processi di mining.
La scelta del grafico aciclico diretto da parte del team IOTA è dovuto alle falle della tecnologia blockchain, tra cui la difficoltà nel gestire i micropagamenti e i ben noti limiti di scalabilità. Inoltre il sistema DAG di Tangle non richiede capacità di mining, visto che è in grado di autoregolarsi. Questa caratteristica attira gli investitori, per niente convinti dal processo di mining.
Leggi anche: ICO: Initial Coin Offering, il finanziamento smart
Rialzo quotazione IOTA: solo un “pump” temporaneo?
Come le altre criptovalute, IOTA è calata a picco nel mese di luglio ma ha cominciato a risalire già all’inizio di agosto. È arduo prevedere se continuerà a crescere. La quotazione di IOTA dipende dall’andamento del mercato dell’Internet of Things: se questo crescerà, altrettanto farà IOTA e, allo stesso modo, se subirà un arretramento, ci si dovrà aspettare un contestuale crollo della criptovaluta.
Al momento IOTA sta registrando dei picchi senza precedenti: il suo prezzo è salito fino ad attestarsi sui 5 dollari per MIOTA (un milione di token IOTA), portandola ad essere la quarta criptovaluta per capitalizzazione di mercato, superando il Ripple. Il rialzo è dovuto all’annuncio della Fondazione IOTA, la società no-profit tedesca creatrice della valuta digitale, di accordi con alcuni giganti hi-tech.
La collaborazione con i colossi hi-tech
La IOTA Foundation ha annunciato il lancio di un mercato di gestione dei dati progettato per l’industria emergente dell’IoT. La società ha affermato di stare collaborando con numerosi giganti hi-tech, tra cui Microsoft, Samsung e Fujitsu. Secondo il CEO di IOTA, David Sonstebo, i dati sono “il nuovo petrolio“, e sono alla base della Machine Economy; oggi ne produciamo più che mai, ma la maggior parte di essi (99%) scompare nel nulla.
Il progetto del marketplace consentirà alle aziende di vendere i dati per impedire che un tale “tesoro” vada perduto. Il futuro dell’Internet delle cose è profondamente connesso allo sviluppo dell’AI, dell’apprendimento automatico e dell’analisi predittiva. Molte aziende di fama mondiale stanno unendo i loro sforzi per rendere questi concetti futuristici parte della nostra vita quotidiana. In questo contesto, secondo Sonstebo, IOTA è “un gigante addormentato, dotato di enormi potenzialità”.