Il rapporto dell’Istat sull’ultimo trimestre 2022 rende visibile il disastro Superbonus. Nel contesto di un’economia in crescita rispetto all’ultimo anno (+3.7%), il rapporto debito-Pil è in picchiata: -8%. A pesare è la voragine aperta dal Superbonus 110%, che sfonda il tetto del 5.6% previsto. “A trainare l’economia è stata soprattutto la domanda nazionale, grazie alla spinta data dalle costruzioni e dai sevizi, mentre ha arretrato il settore dell’agricoltura”. Ma l’esperienza della norma voluta dal governo Conte e non revocata da Draghi ha pesato in modo decisivo.
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Istat deficit Superbonus: -8%
Gli incentivi sulle facciate e sulle costruzioni immobiliari hanno allargato il precario debito pubblico italiano. Pesano soprattutto il superbonus e poi gli altri sconti fiscali legati all’edilizia. Spiega l’Istat nel commento al rapporto: “Adottando i nuovi criteri contabili, che impongono di conteggiare i costi dei bonus nell’anno in cui sono nati e non più spalmandoli nel tempo, il deficit in rapporto al prodotto interno lordo nel 2022 si è attestato all’8 per cento, molto di più del 5,6 che ci si aspettava”. A cascata questo fardello risulta maggiore anche nel biennio precedente (al 9% nel 2021 e al 9,7% nel 2020), si legge nella sezione Economia del Sole 24 Ore.
Il governo Draghi aveva lanciato l’allarme e quello guidato da Meloni ne ha prima abbassato l’entità per poi abolirlo. Il proprietario di casa può avere i rimborsi solo con la dichiarazione dei redditi e diluiti in più anni. Tutto questo in modo da evitare che anche quest’anno il deficit possa salire a dismisura, sottraendo risorse pubbliche per altre spese e mettendo in crisi i conti.
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