Ancora una volta il mondo della sicurezza informatica viene scosso dall’attacco hacker di un gruppo filorusso noto come NoName057. Questa volta, la vittima è il sito web della Corte Costituzionale italiana, che risulta ancora irraggiungibile.
Purtroppo, questo non è un caso isolato. Negli ultimi giorni, il gruppo NoName057 ha colpito diversi portali istituzionali legati al governo e alla pubblica amministrazione. Solo ieri, il sito dell’Atac, l’azienda di trasporti di Roma, è stato bloccato insieme al servizio di biglietteria. Anche il sito del ministero dei Trasporti e dell’Autorità regolatrice dei trasporti sono stati presi di mira dagli hacker.
Oggi, il gruppo NoName057 ha annunciato di aver messo fuori gioco lo sportello per la sicurezza sul web della Polizia postale. Questo dimostra ancora una volta l’enorme potere dei criminali informatici e la necessità di rafforzare la sicurezza informatica delle istituzioni pubbliche.
Non è la prima volta che l’Italia subisce attacchi informatici da parte di gruppi di hacker stranieri. Nel 2017, ad esempio, il virus WannaCry ha colpito diverse aziende italiane, causando danni economici significativi.
È quindi importante che le autorità pubbliche adottino misure di sicurezza adeguate per proteggere i propri sistemi informatici e le informazioni sensibili. Ciò richiede un costante aggiornamento delle tecnologie utilizzate, una formazione adeguata del personale e un’attenzione costante alle minacce informatiche in evoluzione.
L’attacco della NoName057 dimostra ancora una volta l’importanza della sicurezza informatica e la necessità di affrontare seriamente questa problematica. Speriamo che le autorità italiane prendano seriamente questo problema e facciano tutto il possibile per prevenire futuri attacchi informatici.