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L’incredibile tributo dell’Ue all’Italia campione: così la Nazionale ci rilancia in Europa

Italia campione d’Europa. Una vittoria non solo calcistica ma anche politica. Già, perché per capire quanto la vittoria della Nazionale agli Europei di calcio abbia assunto un significato che va ben oltre il valore sportivo della Coppa, bisogna descrivere la scena che ieri si è materializzata a Bruxelles. Come racconta Repubblica, durante la riunione dell’Eurogruppo, con tutti i ministri finanziari dell’Unione, ospite la segretaria americana al Tesoro, Janet Yellen, dopo una serie di interventi, la parola passa al titolare italiano dell’Economia, Daniele Franco. Ma quella parola non riesce a prenderla. Il discorso nemmeno parte. I partecipanti all’incontro, solitamente molto ordinato e per certi versi burocratico, si alzano in piedi come in una curva da stadio. (Continua a leggere dopo la foto)

“Scatta un applauso lungo più di un minuto. E, ovviamente, non è rivolto a Franco, ma all’Italia campione d’ Europa. Congratulazioni, braccia alzate. Un episodio che raramente capita nelle sedi ovattate dell’Ue. Dove ogni gesto segue un protocollo preciso. Tanto che lo stesso ministro italiano per qualche momento non sa cosa fare. Sorpreso da quell’applauso e in una certa misura impreparato a gestire una situazione più emotiva che “tecnica”. Del resto, per tutto il giorno e in tutti gli uffici delle tre principali istituzioni comunitarie non si è parlato d’altro. Dai commessi ai commissari, dai ministri agli autisti dei ministri”. (Continua a leggere dopo la foto)

Come se, appunto, non si trattasse semplicemente di una partita. Scrive ancora Repubblica: “Perché dietro la vittoria dell’Italia a Wembley sono emersi almeno due fattori, entrambi extracalcistici ed entrambi appartenenti alla geopolitica degli ultimi anni. Il primo riguarda la Brexit. I governi dell’Unione hanno sofferto l’uscita britannica. La trattativa condotta da Boris Johnson è stata lunga ed estenuante. Ha lasciato un segno. E tutti – dalla Francia alla Germania, dalla Spagna al Belgio – davanti ad una finale con l’Inghilterra non aspettavano altro che assestare una bella sberla all’arroganza del Regno Unito”. (Continua a leggere dopo la foto)

Arroganza politica e nell’ultima settimana arroganza sportiva. “Bastava legge il titolo dell’Irish Times per comprendere quanto la rivalsa nei confronti dei “Brexiteer” avesse avvolto il podio londinese sul quale sono stati premiati i calciatori di Mancini. È stata dunque vissuta come una rivincita. Esplosa, appunto, al vertice dell’Eurogruppo. Con l’americana Yellen, l’unica che forse non coglieva fino in fondo il senso di quel che stesse davvero accadendo. Il secondo fattore. Riguarda direttamente il nostro Paese. La sensazione vissuta ai vertici dell’Ue è che il campionato europeo abbia di fatto intercettato e suggellato una sorta di “rinascita nazionale. Il punto è che il trionfo azzurro a Londra sembra quasi aver allungato i suoi effetti sulla politica. Ha trasferito carisma”.

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