E’ ufficiale. La conferenza dei capigruppo alla Camera ha calendarizzato per il mese di settembre un riesame generale della legge elettorale ribattezzata come Italicum. Accogliendo una mozione di Sinistra Italiana, si è deciso di (ri)trattare sulla legge elettorale modificandone i possibili profili di incostituzionalità.
La legge, infatti, verrà posta al vaglio della Corte Costituzionale soltanto il mese successivo, a ottobre, e la maggioranza di governo ha quindi intenzione di togliere tutti quegli elementi che potrebbero spingere la Consulta a bocciare il testo.
Il “No” dei 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle, ad esempio, ha dichiarato di non essere disponibile a modificare l’Italicum perché ritiene che in realtà, più che trattare i vizi di costituzionalità, la maggioranza avrebbe intenzione di cambiarne i contenuti principali dopo l’esito delle amministrative che non ha dato al Partito Democratico i voti che i suoi dirigenti si aspettavano.
Si tratterebbe quindi di un cambio in corsa dell’Italicum volto a sfavorire il partito che al momento, stante così la legge, ci guadagnerebbe più di tutti alle prossime elezioni politiche: il Movimento 5 Stelle. La modifica dell’Italicum, poi, permetterebbe di sistemare la legge e quindi allo stesso Pd di condurre una campagna referendaria per il Sì sicuramente più serena. Del resto, con l’Italicum reso più “morbido” verrebbe meno la deriva autoritaria, uno dei principali ragioni per i sostenitori del No.
Si ricomincia a settembre
Nonostante alcuni parere negativi, la maggioranza parlamentare c’è e quindi il ritorno sull’Italicum è cosa ormai certa. Appuntamento a settembre, dunque.
Brunello Colli