Manca poco alla prima edizione di Italy RestartsUP in London, l’esordio di SMAU oltremanica. Il 2, 3 e 4 maggio saranno 40 le startup italiane che si metteranno sotto i riflettori internazionali con l’obiettivo di creare nuove connessioni, favorire l’avvio di nuove partnership e relazioni commerciali con l’ecosistema dell’innovazione Londinese. Il modello è quello dell’Open Innovation, favorendo quindi l’incontro e lo scambio con imprese londinesi aperte all’innovazione proveniente dall’esterno e fortemente interessate ad entrare in contatto con l’innovazione Made in Italy e con realtà, come incubatori e acceleratori dell’innovazione, che svolgono un ruolo di “ponte” tra le startup e le imprese mature che hanno sede a Londra.
Il Made in Italy protagonista a Londra
Protagoniste a Londra le 40 startup italiane selezionate per presentare i propri prodotti e servizi alle imprese londinesi all’interno della meeting area dell’ Old truman Brewery e all’interno delle sessioni in programma attraverso brevi pitch da 90 secondi. Le startup, attive soprattutto nei settori in cui c’è maggiore interesse da parte del mercato UK, come ad esempio Fintech, Life Science, Artificial Intelligence, Agrifood, Smart Manufacturing. provengono da tutta Italia e sono supportate dai rispettivi sistemi regionali dell’Innovazione: incubatori, acceleratori e agenzie per lo sviluppo del territorio che sostengono la nascita di nuove imprese e favorire il loro ingresso sui mercati nazionali ed internazionali. Le startup selezionate provengono da tutta Italia e in particolare da Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Sicilia e Veneto.
Le startup selezionate per Italy RestartsUP in London
Sono 8 le startup provenienti dalla Campania tra le quali ne ricordiamo alcune come Greentronics, startup che progetta, produce e distribuisce prodotti elettronici di potenza nel settore del risparmio energetico per sistemi di illuminazione e riscaldamento; Epochè, Startup che opera nel campo del Fashion-Tech che si propone di rivoluzionare l’esperienza d’uso degli appassionati di orologi e di moda. Quattro le startup provenienti dall’Emilia Romagna: Axyon.AI, Hopenly, Iooota e WeAR. Arrivano dalla Regione Liguria Cynomys, startup che fornisce sistemi integrati per il monitoraggio ambientale tramite reti di sensori IOT che funzionano 24/7 e inviano messaggi di allerta in caso di pericolo o quando i parametri misurati superano una soglia predefinita, Flairbit startup specializzata nella realizzazione di soluzioni software M2B e Industrial IoT, Healthtropy, startup che opera nel campo dell’informatica sanitaria e in particolare nell’applicazione degli standard di Health Information Exchange; VRLab, spin-off dell’Università di Genova, attiva nella ricerca e nello sviluppo di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico basati sull’intelligenza artificiale;. Way V Lab, startup che sviluppa dispositivi di prossimità e tecnologie IoT per proporre ai clienti esperienze non convenzionali. La Regione Liguria sarà inoltre presente con due realtà: Digital Tree e incubatore specializzato nel fornire supporto alle StartUp che hanno una focalizzazione su Intelligenza Artificiale, Machine Learning e Cognitive Computing, nel raggiungere il mercato ed affermarsi crescendo velocemente e innovation center che organizza attività formative per sviluppare competenze nel campo dell’innovazione e del Data Technology e percorsi specifici di Open Innovation per il settore pubblico e privato; FILSE SPA, l’istituto finanziario interno della Regione Liguria che gestisce una rete pubblica regionale di incubatori, fornendo una vasta gamma di servizi di incubazione innovativi integrati, che comprendono alloggi, tutoraggio, coaching, pianificazione aziendale, collegamenti tecnologici e supporto per l’internazionalizzazione. Dalla Sicilia saranno presenti Geofunction, Morpheos, Park Smart e Smartme.Io. Dal Veneto infine sarà presente una selezione di startup e fablab del territorio.
Leggi anche: Cebit Hannover 2018, l’evento dedicato alla trasformazione digitale