Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker, intervenendo dinanzi alla seduta plenaria del Comitato Economico Sociale Europeo, ha detto a chiare lettere: «Non intendo parlare del discorso sullo stato dell’Unione, perché l’Unione va molto male. Un anno fa dicevo che non c’era abbastanza Unione e dopo un anno non posso che ripeterlo. Le rotture e le fessure sono troppe e anche molto pericolose».
E’ stato un intervento accorato, quello di Juncker. Un intervento che come di rado accade da parte dei piani alti di Bruxelles, ha avuto il coraggio di dire le cose come stanno: «Il Continente è davanti a una policrisi» ha chiosato il numero uno della Commissione Europea.
Per quel che riguarda il patto di stabilità tanto contestato dai Paesi del Mediterraneo, invece, il lussemburghese ha ribadito la posizione dell’Europa: «Il patto di stabilità non è stupido come diceva un mio predecessore, anche perché se nel 2009 il deficit era del 6.3%, ora la media è dell’1.9%. Questa è la dimostrazione che il consolidamento va avanti».
E poi, il plauso all’Italia sulla questione migranti: «Ammiro lo sforzo con cui l’Italia sta facendo fronte alla crisi dei rifugiati». E proprio sul tema immigrazione, ha ricordato: «L’Europa non deve lasciare sole l’Italia, la Grecia o Malta, cioè i Paesi che sono in prima linea su questa questione».