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Juventus, il retroscena del colloquio tra Elkann e Agnelli: “Dimettiti, rischi la galera”

Finalmente John Elkann è riuscito a convincere il cugino Andrea Agnelli a dimettersi dalla carica di presidente della Juventus. La notizia bomba delle dimissioni in blocco di tutto il consiglio di amministrazione della società torinese è arrivata come un fulmine a ciel sereno nella tarda serata di lunedì 28 novembre. Il sospetto quasi unanime degli addetti ai lavori è che a pesare su questa decisione sia stata l’indagine in corso della Procura di Torino sulle plusvalenze milionarie effettuate dal club bianconero. Ipotesi confermata anche da Dagospia che in un retroscena riporta il consiglio-ordine impartito da Elkann ad Agnelli.

Juventus, John Elkann e Andrea Agnelli

“Se portate in assemblea questo bilancio, dobbiamo andare in Procura”, così secondo il Corriere della Sera hanno consigliato ad Andrea Agnelli i tre sindaci della Juventus, entrati in carica da poco più di un anno. Tra loro anche Maria Cristina Zoppo, equity partner di Bdo-Tax e componente del comitato per il controllo sulla gestione nel cda di Intesa Sanpaolo. Anche John Elkann ha provato fino all’ultimo a far capire al cugino che la situazione contabile e giudiziaria del club bianconero fosse diventata insostenibile.

“Le dimissioni dei consiglieri di amministrazione rappresentano un atto di responsabilità, che mette al primo posto l’interesse della società. – dichiara Elkann martedì pomeriggio – Voglio ringraziare mio cugino Andrea per averci dato emozioni straordinarie, che non dimenticheremo mai. In questi 12 anni abbiamo vinto tanto. Il merito è soprattutto suo, oltre che delle donne e degli uomini che sotto la sua guida hanno raggiunto obiettivi memorabili”.

“Il nuovo consiglio sarà di figure di grande professionalità sotto il profilo tecnico e giuridico – spiega Elkann – Avrà il compito di affrontare e risolvere i temi legali e societari che sono sul tavolo oggi. Confido che la società riuscirà a dimostrare di aver agito sempre correttamente. Allegri rimane il punto di riferimento dell’area sportiva: contiamo su di lui e su tutta la squadra per continuare a vincere, come hanno dimostrato di saper fare nelle ultime giornate, mantenendo alti i nostri obiettivi sul campo. Ora abbiamo l’occasione di costruire un futuro straordinario”, conclude.

Ma, secondo quanto si legge su Dagospia, “da tempo John Elkann aveva provato a far capire al cugino Andrea che il capolinea era arrivato con l’indagine della Procura di Torino: dimettiti, corri il rischio di essere arrestato. Un buco nell’acqua. Il nipote dell’Avvocato non poteva crederci: io sono un Agnelli… Allora Yaki ha provato a convincere la madre di Andrea, Allegra, che dimettersi era l’unica cosa da fare. Altro flop”.

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