La notizia clamorosa delle dimissioni di Andrea Agnelli dalla presidenza della Juventus insieme a tutto il consiglio di amministrazione arriva come un fulmine a ciel sereno nelle redazioni giornalistiche nella tarda serata di lunedì 28 novembre. Pare sia stata decisiva l’inchiesta aperta dalla Procura di Torino su presunte plusvalenze irregolari del club bianconero. Anche il capo di Exor, John Elkann, avrebbe fatto forti pressioni sul cugino affinché mollasse la carica, ricordandogli anche il rischio di finire in prigione. Sulla vicenda interviene anche un grande ex bianconero come Alessandro Del Piero. E ora i tifosi sperano in un suo ritorno a Torino.
“Sono scioccato. Dovrei conoscere meglio la situazione, ma è una cosa triste perché sono tutti amici, da Agnelli a Nedved. Abbiamo condiviso tante cose belle, li ho visti anche di recente”. Così Alessandro Del Piero, intervistato da La Stampa in Qatar dove si trova per assistere ai Mondiali, risponde alla domanda su quale sia stata la sua reazione alla notizia delle dimissioni in blocco del consiglio di amministrazione della Juventus.
“No, non è come nel 2006. – replica poi deciso Del Piero al paragone del cronista con Calciopoli – Non credo che tutto questo avrà effetti sulla squadra, ma riguarda i dirigenti. È incredibile che una società storica come la Juventus debba vivere questi alti e bassi così drammatici. Sono iniziati con la Serie B, il momento peggiore della storia bianconera, ma poi ci sono stati nove scudetti di fila. Ho passato vent’anni alla Juventus, sono stato in serie B e il legame con i tifosi è molto profondo, abbiamo attraversato qualsiasi tipo situazione, dalle più belle a quelle più difficili. È stato un grande viaggio e qualsiasi notizia sul club mi coinvolge molto. Sono triste”, confessa.
“È molto presto per dirlo. Nessuno mi ha chiamato, non conosco il piano ma conosco bene il club. E a Torino ho ancora casa”, Del Piero si schermisce di fronte alla domanda sulla voglia dei tifosi bianconeri di vederlo tornare in società con un ruolo dirigenziale. L’ex calciatore aggiunge anche di provare “leggerezza” per il fatto che l’Italia non partecipi ai Mondiali “perché sei qui per vedere la squadra migliore e non c’è coinvolgimento emozionale. Ma mancano tensione ed energia. Non esserci per due edizioni di fila è assurdo”.
“Il calcio è cambiato e ci sono nazioni che pensavamo fossero piccole e invece arrivano a certi livelli tecnici tattici e fisici. – riflette Del Piero – Lo dimostra anche questo Mondiale. Bisogna cercare di alzare di nuovo l’asticella per tornare ad essere quelli che eravamo”. E alla domanda su quali siano i suoi programmi per il futuro taglia corto: “Sto preparando la seconda parte della mia vita, ma non è il momento di svelarla”.
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