Scomparsa di Kata, il generale Garofano: “Ci sono poche speranze”. Il superpoliziotto, generale dei carabinieri in congedo ed ex comandante del Ris di Parma, Luciano Garofano, nominato come consulente dai legali della famiglia. Kataleya, 5 anni, è scomparsa ormai dal tardo pomeriggio di sabato 5 giugno. Il generale rilascia un’intervista all’AdnKronos.
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Firenze, scomparsa di Kata: parla il generale Garofano
Le idee sulla scomparsa di Kata, parla il generale Garofano, non lasciano molta speranza. “Prima di poter fare qualsiasi ipotesi ho bisogno di prendere visione dei luoghi. Se mi verrà consentito, anche di visionare gli atti per avere un quadro d’insieme. Il mio compito è assistere i legali della famiglia di Kata per coadiuvare le ricerche. E sono pronto a mettere la mia esperienza a disposizione degli investigatori per poter dare un contributo concreto alle indagini”.
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“Chi indaga lo sta facendo molto bene. Ho molto apprezzato che l’Arma dei carabinieri, per la quale nutro grandissima stima e di cui mi sento ancora parte, abbia messo in campo i suoi gruppi specializzati. Ora il mio dovere è studiare quello che è stato fatto e capire cosa si può ancora fare. E in questa direzione va anche la mia richiesta di incontro in procura che avanzerò attraverso i legali della famiglia”.
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“Quello di cui abbiamo evidenza finora è che Kata è scomparsa da un posto che. come abbiamo visto dalle immagini, era un ‘porto di mare’. E il fatto che anche la ricerca nei posti più reconditi di quello stabile non dia esito ci fa considerare che è rapita. Ma non mi posso avventurare in ipotesi prima di avere un quadro completo. Vanno comprese a fondo anche le relazioni della la famiglia della bambina. Chi viveva in quei luoghi e anche soggetti esterni. Il trascorrere del tempo statisticamente è un elemento non va a favore dell’esito sperato. Ma il compito dell’investigatore è di non trascurare nulla, di fare tutto quello che è nelle possibilità e per questo sono qui a mettermi a disposizione“.
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