Kate Middleton ha annunciato di avere un cancro e di aver iniziato i trattamenti. Nel video pubblicato nella giornata di ieri, 23 marzo 2024, la duchessa di Cambridge ha sconvolto i sudditi sostenendo di aver iniziato un percorso di cure per la malattia. Gli esperti si sono pronunciati in merito e hanno cercato di rispondere ai tanti quesiti e preoccupazioni scaturite dalla clip della principessa. Ecco cosa è emerso.
L’ANNUNCIO DI KATE MIDDLETON SCONVOLGE IL MONDO
La principessa Kate Middleton ha rotto il silenzio sulla lunga assenza con un video postato sui canali social ufficiali della Royal Family. Mentre il mondo si chiedeva dove fosse finita, la moglie di William affrontava un momento dolorosissimo ovvero la scoperta di un cancro. Come lei stessa spiega nel video il tumore era sembrato inizialmente di natura benigna, ma dopo l’intervento all’addome, il suo team medico ha rivalutato il suo quadro clinico consigliandole di iniziare tempestivamente le cure.
L’INIZIO DEI TRATTAMENTI: COS’HA LA PRINCIPESSA
A gennaio 2024, i medici avevano consigliato a Kate di sottoporsi ad un intervento all’addome che speravano potesse essere risolutivo. Purtroppo, da ulteriori analisi sembra che la situazione possa essere più allarmante del previsto e il personale medico ha invitato Kate a sottoporsi ad una chemioterapia preventiva. Nel video, la principessa parla ai sudditi e ai followers con parole rassicuranti invitando chiunque si trovi nella stessa situazione a “non perdere mai la speranza”. Nonostante l’ottimismo, il mondo intero è rimasto molto scosso dal drammatico risvolto che ha preso la vicenda. Sullo stato di salute di Kate Middleton si è espresso anche un esperto: Giampaolo Tortora, direttore del Cancer center del Policlinico Gemelli e professore di oncologia medica all’Università Cattolica ha risposto alle domande più importanti sulla questione.
COME STA DAVVERO KATE MIDDLETON: LA PAROLA DEGLI ESPERTI
In un’intervista all’ANSA, Giampaolo Tortora inizia subito cercando di definire la tipologia di cancro che potrebbe aver colpito Kate Middleton: «Si può ipotizzare che la neoplasia sia localizzata nell’area addominale e potrebbe aver colpito organi di pertinenza ginecologica, come ovaio o utero, o dell’apparato digerente come il colon. La Principessa ha parlato di diagnosi precoce e questo fa pensare ad un tumore in stadio iniziale ed è dunque un elemento positivo». Il professore continua sottolineando l’impossibilità di avere certezze: «Premettendo che i dati che conosciamo sono pochi, se è stato effettuato l’intervento chirurgico – dice Tortora – possiamo ipotizzare che la malattia doveva essere in uno stadio iniziale e la chemioterapia che la principessa sta facendo si potrebbe ipotizzare che sia una chemioterapia a scopo preventivo, ovvero una chemioterapia cosiddetta adiuvante che viene effettuata dopo l’asportazione del tumore per prevenire l’insorgenza di recidive. Se la notizia fosse confermata sarebbe molto positivo poiché significherebbe che la neoplasia è stata diagnosticata in fase precoce. Anche altri esperti si sono espressi sulla questione dello stato di salute di Kate dando la loro opinione su come stia la principessa.
I DATI SEMBRANO PROMETTENTI
Giovanni Scambia, ginecologo oncologo e direttore scientifico del Gemelli ha portato il suo contributo di esperto sulla questione: «Ipotizzando che si tratti di una neoplasia addominale – ha spiegato – all’inizio il disturbo può insorgere in vari modi e si può pensare a patologie diverse come, ad esempio, una diverticolite o altro”. Ciò che fa ben sperare «è che la principessa abbia parlato di una diagnosi precoce, e oggi, va ricordato che le terapie per i tumori dell’area ginecologica, se fosse confermato che si tratta di questo tipo di neoplasia, sono molto migliorate ed efficaci ed una buona parte delle pazienti guarisce». Anche secondo Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), «la precocità della diagnosi è fondamentale per il trattamento di tutte le neoplasie. La probabilità che la principessa si stia inoltre sottoponendo ad una chemioterapia di prevenzione autorizzerebbe ad essere ottimisti per l’evoluzione del trattamento della patologia».