La città di Kiev imporra dalle 8 di questa sera un coprifuoco totale di 36 ore. Nessuno, tranne i militari autorizzati, potrà uscire di casa per nessun motivo fino alle 7 del mattino di giovedì 17 marzo. Intanto, anche la capitale ucraina subisce i bombardamenti sempre più intensi dell’esercito russo. L’inviato di guerra Claudio Locatelli spiega a Myrta Merlino, durante L’aria che tira su La7, che non si tratta però di un lockdown simile a quelli a cui siamo stati abituati noi per colpa della pandemia. Nel nostro caso, infatti, potevamo ordinare su Amazon.
“Quello che è cambiato si vedrà tra poche ore. – spiega Locatelli alla Merlino – Perché alle 8 di stasera Kiev verrà totalmente chiusa per un giorno e mezzo. Vuol dire che neanche noi potremo uscire. L’intera città cadrà in un totale coprifuoco dalle 8 di stasera fino alle 7 di mattina del 17 marzo. È ovviamente la conseguenza di queste 48 ore di attacco russo”.
La conduttrice commenta la notizia con un laconico “c’è un lockdown da guerra, mi verrebbe da dire”. E il collega le dice “bravissima, è quello che esattamente ho pensato anche io. Ma uno vero, non come quelli di cui ci siamo lamentati noi in cui si poteva ordinare da Amazon o il cibo da asporto. Un missile ha tentato di colpire proprio il palazzo presidenziale. Le notizie sono frammentate e stiamo cercando di verificarle perché sarebbe”.
Intanto, le ultime notizie che giungono dal fronte ucraino parlano di un bilancio di 19 vittime, dopo il raid aereo russo di ieri contro una torre della televisione nella città nord occidentale di Rivne. Mentre altre quattro persone sarebbero rimaste uccise dai bombardamenti russi nella città di Rubezhnoye, nella regione del Lugansk. La Russia sembra dunque voler stringere il cerchio intorno ai resistenti ucraini.
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