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Kodak lancia una criptovaluta per i fotografi

La storica multinazionale delle pellicola, brevetta un sistema per la gestione dei diritti delle fotografie e punta all’attacco del mercato digitale. 

E il titolo vola del 45% a 4,49 dollari al New York Stock Exchange. L’azienda Kodak, un tempo famosa in tutto il mondo per le sue pellicole fotografiche e ora specializzata in servizi, hardware e software per l’imaging ha annunciato che lancerà una criptovaluta “foto-centrica” e una piattaforma basata su Blockchain, la tecnologia sottostante Bitcoin, pensata per “dare ai fotografi e alle agenzie più potere nel prendere un maggiore controllo nella gestione dei loro diritti sulle immagini”.

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La multinazionale Kodak, travolta dall’avvento del digitale tanto da doversi disfare della maggior parte dei suoi brevetti ,per sopravvivere alla bancarotta, ora gioca in attacco brevettando una sua moneta virtuale.

La criptovaluta si chiama Kodakcoin e sarà offerta dal 31 gennaio agli investitori accreditati in Usa, Regno Unito, Canada. Kodakone invece è il nome della piattaforma su cui i fotografi potranno registrare il loro lavoro in modo da poterlo offrire in licenza sulla piattaforma stessa. Sulla piattaforma Kodakone i professionisti potranno registrare lavori vecchi e nuovi su un “libro mastro criptato e digitale per la proprietà dei diritti”. Jeff Clarke, ceo di Kodak, ha detto che “per molti nel settore tecnologico, ‘blockchain’ e ‘criptovalute’ sono parole che vanno di moda ma per i fotografi che hanno faticato a tenere sotto controllo il loro lavoro e come viene utilizzato, quelle parole sono cruciali nel risolvere quello che viene percepito come irrisolvibile”.

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Secondo lui, “Kodak ha sempre cercato di democratizzare la fotografia e rendere le licenze eque per gli artisti. Queste tecnologie danno alla comunità della fotografia un modo nuovo e innovativo per farlo”. Da inizio anno il titolo Eastman Kodak ha guadagnato il 34% ma negli ultimi 12 mesi ha perso il 73%.

Ora l’azienda tenta di smarcarsi investendo sulla blockchain e offrendo un servizio completo di gestione dell’immagine e dei suoi diritti sul web. L’idea richiama quella con cui il fondatore George Eastman, nel 1888, promuoveva la prima fotocamera per tutti, prodotta dalla neonata Kodak di Rochester, stato di New York: “Voi premete il pulsante, noi facciamo il resto”.

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