La Banca centrale europea vuole contrastare l’inflazione che sta mettendo in ginocchio l’economia e alza i tassi d’interesse di mezzo punto. In questo modo, il tasso sui rifinanziamenti principali sale al 3%, quello sui depositi al 2,50% e quello sui prestiti marginali al 3,25%. Christine Lagarde, presidente della Bce, ha indetto una conferenza stampa per spiegare gli effetti della decisione sulla politica monetaria europea. L’obiettivo è la lotta all’inflazione. A marzo previsto un ulteriore rialzo, ancora di 50 punti base.
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La Bce alza i tassi contro l’inflazione, fino a quando?
Alla conferenza stampa indetta da Crhistine Lagarde, la presidente della Bce ha ripetuto tre volte: “No, no, no!”. Rispondeva alla domanda di un giornalista che le chiedeva se il rialzo dei tassi si sarebbe fermato a marzo. La risposta è stata perentoria e negativa perché bisognerà “valutare i dati economici e se avranno raggiunto gli obiettivi di contrasto all’inflazione”. I rischi collaterali sulla stretta del costo del denaro, però, non sono pochi. Lagarde ha provato a fare la pompiera dopo le dichiarazioni incendiarie.
La Bce alza i tassi contro l’inflazione, con quali rischi?
La decisione di due rialzi consecutivi, il prossimo a partire dall’8 febbraio, e il successivo a marzo, fa tremare gli Stati. Infatti, la stretta contro l’inflazione rischia di far ripiegare su loro stesse le economie che si riprendevano da tre anni di depressione dovuta alla pandemia. L’azione della Bce, però, è giustificata da una terribile crescita dell’area euro dello 0,1% nell’ultimo trimestre, quello che comprende il Natale. Troppo poco, con scenari preoccupanti.
La crescita, ha spiegato Lagarde, “è rallentata notevolmente e ci aspettiamo resti debole nel breve termine”. Il fattore principale di incertezza è dovuto alla guerra nel cuore dell’Europa, all’incertezza politica di molti governi, quello tedesco su tutti, e nell’altissima inflazione. La scelta della Bce offre, dunque, un bilanciamento dei rischi nello scenario inflattivo, in un contesto in cui questi erano al continuo “rialzo”. La sfida dell’istituzione guidata dalla sessantasettenne parigina, adesso, è quella di portare gli scenari di rischio “dal bilanciamento al ribasso”.
La Bce alza i tassi contro l’inflazione e riduce aiuti agli Stati in difficoltà
Il primo e più urgente intervento per combattere l’inflazione, spiega la presidente della Bce, riguarderà l‘energia. Lagarde giustifica l’intervento spiegando che bisognerà realizzare azioni “mirate a incentivare il minore consumo possibile di energia”. Così, “la crisi energetica diventa meno acuta ed è importante cominciare e ridurre le misure” di sostegno. Gli aiuti agli Stati, infatti, “non rispettano i principi dell’economia, creano pressioni sull’inflazione e questo richiede una risposta di politica monetaria più forte”.
La Bce alza i tassi d’interesse, la reazione dei mercati
Buona la reazione dei mercati agli annunci di Christine Lagarde. I Btp schizzano in basso, in calo di 24 punti base, sui minimi di giornata, mentre lo spread con il Bund cede 10 punti base, a 189 punti. Migliorano le Borse europee: Piazza Affari sale dell’1,3%, Parigi dello 0,6%, Londra dello 0,85%, Madrid dell’1,9% e Francoforte dell’1,3%. Frena leggermente l’euro, che torna sotto quota 1,1 con il dollaro, a 1,098, in flessione dello 0,1%.
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