Dopo l’operazione ‘Responsabili’ del 2010, Antonio Razzi corre nuovamente in soccorso di Silvio Berlusconi. Stavolta l’ex senatore è arrivato a Roma per convincere quanti più parlamentari possibile a votare per il leader di Forza Italia al Quirinale. Secondo i suoi calcoli, Silvio potrebbe farcela grazie a decine di voti provenienti dalle file del M5S.
Razzi inizia la sua intervista con Repubblica informando che si trova a Roma per parlare con quanti più parlamentari possibile. Lo scopo è quello di “dare una mano” all’amico Silvio. L’ex senatore si schermisce pure, quando il giornalista gli domanda se non stia facendo una “campagna acquisti”: “Ma che dice? Però, scherzando scherzando, parliamo di come dare una mano a Silvio”. Dopo aver negato con forza di darsi da fare perché contattato direttamente da Berlusconi, specifica che “è una cosa che faccio volentieri. Lo faccio proprio col cuore. Draghi premier e Berlusconi al Colle, una coppia da sogno, tipo Messi-Ronaldo”.
Secondo Razzi, Mario Draghi è “un signor presidente. Ci ha salvato dalla pandemia della politica”. Ma il suo problema è che molti parlamentari “hanno paura che con Draghi al Colle poi si vada a casa. E qui nessuno vuole andare a casa. Con Berlusconi al Quirinale invece in tanti pensano di salvarsi. Nessuno ti parla male del Cavaliere. Con quel che ha fatto per il Paese. Ah, quando c’era lui!”. Questo il suo ragionamento.
Razzi si dice comunque convinto che Berlusconi alla quarta votazione possa farcela. Ma, in caso contrario, precisa, “vedrei Letizia Moratti o Maria Elisabetta Casellati. Anche Gentiloni è un’opzione”. Ma chi sono i parlamentari che potrebbero votare il leader di Forza Italia? “I fuoriusciti dai partiti. Quelli non li ricandida più nessuno. Vogliono finire in santa pace la legislatura. – replica l’ex senatore – I Cinquestelle sono al 10% se va bene. E con il taglio dei parlamentari si sono dati la zappa sui piedi. Ne hanno combinate di tutti i colori, amico mio. Quelli in Parlamento non ci tornano più. Ce ne sono almeno 50-70 che ci stanno pensando (a votarlo)”, conclude.
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