Niko Pandetta è stato arrestato per spaccio di stupefacenti. Il rapper catanese, al secolo Vincenzo Pandetta, si era reso latitante qualche giorno fa, subito dopo che la Corte di Cassazione aveva reso definitiva la sua condanna a quattro anni di reclusione. Gli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Milano lo hanno rintracciato nel quartiere popolare di Quarto Oggiaro. All’imputazione di spaccio ora si aggiunge dunque anche quella di evasione.
Niko Pandetta è nato 31 anni fa a Catania. Suo zio è Salvatore Cappello detto Turi, storico boss dalla mafia che si trova in carcere dal 1993, sottoposto al regime duro del 41bis. Il rapper ha dedicato le prime sue canzoni da artista neomelodico proprio allo zio Turi. Ma il successo è arrivato negli ultimi anni quando, nei panni del trapper, Niko Pandetta è riuscito a produrre qualche hit di successo.
La sua canzone più famosa, ‘Pistole nella Fendi’, pubblicato nel 2022, ha totalizzato quasi 38 milioni di visualizzazioni su Youtube. Un successo che è valso a Niko Pandetta l’interesse di Massimo Giletti. Il conduttore di Non è l’Arena si è infatti occupato più volte di questo personaggio durante la sua trasmissione su La7. E i giudizi che ne sono venuti fuori non sono stati certo lusinghieri per il rapper che, nelle sue canzoni, esalta e difende i presunti valori della criminalità organizzata.
I testi di Niko Pandetta sono spesso talmente forti da aver spinto alcune amministrazioni comunali a vietare i suoi concerti. Ora il rapper dovrà scontare tutti e quattro gli anni di prigione a cui è stato condannato dopo che la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dai suoi avvocati contro la condanna in Appello. Lui intanto, nell’ultimo video pubblicato su TikTok si dice pronto ad affrontare il carcere, senza però rinunciare alla sua musica.
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