C’è una notizia che da giorni fa il giro dei social, accompagnandosi agli allarmi legati alla diffusione del coronavirus in Italia. Attraverso le catene WhatsApp, non sempre portatrici di notizie veritiere, anzi, ha iniziato a circolare l’idea che gli Stati Uniti stiano preparando un attacco alla Russi sfruttando l’emergenza sanitaria come sorta di copertura. La prova del complotto, secondo gli ideatori, sarebbe la serie di esercitazioni militari della NATO “Defender Europe 20”, il cui inizio è previsto per il mese di aprile e che porterà in Europa 20 mila soldati americani.
Un messaggio che, in realtà, riporta notizie false e muove accuse disordinate, a partire dall’idea che l’esercitazione sia una scusa per portare truppe sul territorio europeo e parlando di soldati americani senza mascherine perché già in possesso di un vaccino contro il coronavirus. In realtà di vero c’è poco, comprese le accuse finali alla Nato e alla sua politica. Confermato è che l’esercitazione statunitense serva a preparare a un eventuale conflitto con Mosca, in maniera però del tutto ipotetica e, per ragioni diplomatiche, effettuata senza nominare direttamente il potenziale nemico.
“Defender Europe 20”, questo il nome dell’operazione, è il più grande dispiegamento di soldati americani in Europa dalla fine della Guerra Fredda e prevede una vasta serie di esercitazioni congiunte a cui parteciperanno 7 mila soldati europei (tedeschi, polacchi e dei paesi baltici, ma non italiani) e 30 mila militari americani (20 mila arrivati dagli Stati Uniti e 10 mila già presenti in Europa). Tra le esercitazioni, una prevede di simulare un’aggressione subita da Lettonia, Lituania e Polonia, un’altra vedrà i paracadutisti impegnati in lanci in varie zone d’Europa.
Non una rarità, visto che le esercitazioni Nato sono frequenti nel Vecchio Continente. Come non è un mistero che ci sia timore per l’aggressività di Mosca, che da anni porta avanti una politica aggressiva nei confronti delle Paese con minoranze russe. La situazione coronavirus, come spiegato dal comando europeo dell’esercito americano, è “monitorata da vicino”, con i soldati che evitano contatti con la popolazione civile per non rimanere contagiati. I primi militari erano arrivati oltre un mese fa, quando l’emergenza non era ancora esplosa. Per questo non era stata annullata l’esercitazione.
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