Giorgia Meloni ha un nuovo nemico, le mascherine. Proprio quegli strumenti di protezione che secondo gli esperti hanno giocato e continuano a giocare un ruolo fondamentale nella lotta al Covid-19 e che sì, possono essere ora tolte quando si è all’aperto e lontano dagli assembramenti, ma secondo la scienza non andrebbero comunque mai dimenticate. Un parere che non trova però evidentemente concorde la leader di Fratelli d’Italia.
Meloni si è infatti lanciata nelle ultime ore in un feroce attacco frontale al ministro della Salute Roberto Speranza, mettendolo nel mirino, tra le altre cose, anche per il ricorso alle mascherine nella lotta al Covid. Non preoccupandosi troppo di fare da cassa da risonanza a delle vere e proprie bufale che erano già state smentite nel corso delle ultime settimane.
“Speranza annuncia trionfante abolizione obbligo mascherine all’aperto in zona bianca dal 28/06. Quanta grazia, Ministro. Siamo tra le ultime nazioni in occidente ad abolire un obbligo assurdo, privo di fondamento scientifico, e ha pure la faccia tosta di rivendicare il risultato” ha scritto Meloni su Twitter. Aggiungendo poi: “La realtà è che la sua catastrofica gestione dell’emergenza sanitaria ha visto l’Italia tra le nazioni che hanno il più alto tasso di mortalità da Covid-19, nonostante le restrizioni più stringenti. I numeri parlano chiaro e inchiodano il disastro della gestione Speranza”.
La decisione di abolire l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto a partire da lunedì 28 giugno, dunque, secondo Meloni sarebbe arrivata fuori tempo massimo. Eppure la rivista Nature ha recentemente sottolineato, ancora una volta, come le mascherine siano fondamentali nella lotta al Covid e, nonostante i segnali di ottimismo degli ultimi mesi, non andrebbero mai sottovalutate.
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