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Carfagna fuori dalle liste, così Berlusconi l’ha costretta al passo indietro

Cosa è successo davvero dentro Forza Italia, con la candidatura di Mara Carfagna alle prossime europee che pareva cosa fatta, salvo un clamoroso passo indietro dell’ultimo minuto? Quello che è andato in scena dentro la coalizione azzurra è un vero e proprio colpo di scena figlio di una telefonata tra la diretta interessata e Silvio Berlusconi, con il Cav che avrebbe convinto l’onorevole a non farsi più avanti. A rivelarlo è Il Fatto Quotidiano, che spiega anche come ormai, però, lo strappo sia evidente. 

Nonostante la frenata, la Carfagna ha infatti ormai messo in chiaro la sua volontà di candidarsi alla leadership del partito. Le carte sono scoperte, con i dirigenti azzurri a interrogarsi dopo che, fino a oggi, l’unico nome intorno al quale si era fatto quadrato era stato quello del presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, la figura ancora oggi più accredita per la successione, pesante, di Silvio Berlusconi.Per tutelare Tajani, era venuta a cadere anche l’ipotesi della prima ora, quella di schierare tutti i big del partito, dalla stessa Carfagna a Maria Stella Gelmini, Anna Maria Bernini, Giovanni Toti, Tajani, Maurizio Gasparri e Paolo Romani. Un modo per sopperire anche all’assenza dalle scene di Berlusconi, costretto a mostrarsi a intermittenza a causa dei problemi di salute. Ma in questo modo, si sarebbe rischiato di trasformare le europee in una sorta di primarie di Forza Italia, con la conta delle preferenza a farsi sanguinosissima.La Carfagna aveva così deciso di farsi avanti da sola, ma la sua candidatura avrebbe comportato uno strappo con Salvini che, per ora, dentro il partito vogliono a tutti i costi evitare, nella speranza di una caduta a stretto giro del governo e di un ritorno all’ovile della Lega. Mara ha cercato di sdrammatizzare: “Avevo dato la mia disponibilità a candidarmi due mesi fa. Non sono candidata ma sarò in prima linea. Chi ha pensato che il nostro partito fosse in svendita dovrà ricredersi”. Parole che suonano, però, come una tregua o poco più.

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