Abitare in modo sicuro ed ecologico
Le tecniche e i materiali messi in campo per costruire una casa eco-nomica, al giorno d’oggi, si arricchiscono di nuovi spunti: tutti i rifiuti che stanno creando dei serissimi danni ambientali per l’intero pianeta, possono essere sfruttati come una vera e propria risorsa, utile e ricca, in ambito costruttivo.
Pensate che ci vogliono ben 500 anni perché l’ecosistema smaltisca per degradazione un pezzo di plastica; e se a questo si aggiunge che nel frattempo, lo stesso pezzo di plastica, rischia di costituire un pericolo per la vita della fauna della terra, si comprende perché costruire casa con materiale da riciclo è la vera grande innovazione dei nostri giorni.
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Costruire facilmente e in modo sicuro con i mattoni in plastica
Uno studio fondato in Colombia (Conceptos Plasticos), dall’architetto Oscar Andrés Méndez ha ideato dei mattoni che contengono plastica derivante dal riciclo.
La tecnica parte da una lavorazione industriale, che prende il nome di estrusione della plastica, che viene, cioè, fusa prima di essere facilmente iniettata in uno stampo: una volta raffreddata la plastica assumerà la forma dello stampo stesso.
Provate ad immaginare che lo stampo possa avere la forma di un mattone ad incastro, simile a quelli utilizzati dai bambini nelle loro costruzioni, ed ecco l’idea dello studio colombiano per una casa eco-nomica.
Così facendo, è possibile costruire una casa in modo facile e ultrarapido, senza eccedere nei costi, con l’indubbio vantaggio di poterla smontare e rimontare altrove sempre con la stessa tecnica.
I materiali (in particolare le pareti e le travi di plastica) vengono additivati di sostanze che rendono l’abitazione anche ignifuga.
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Il progettista della spazzatura
Essere definito “il progettista della spazzatura” in teoria non sarebbe un gran vanto, se non fosse che l’americano Micheal Reynold ne va piuttosto fiero.
Chi non lo sarebbe nell’essere capace di costruire, oggi, una casa eco-nomica sostenibile ad impatto ambientale zero!
E lo è ancora di più Reynold, la cui prima casa ottenuta con materiale di riciclo, risale a più di 40 anni fa quando, già nel 1972, questi riuscì a costruire una casa utilizzando quasi esclusivamente involucri di birra e scatole.
La sua fama e le sue abilità nel progettare una casa eco-nomica è tale che i suoi lavori sono stati utilizzati in Indonesia, dopo la distruzione conseguente allo tsunami del 2004.
Utilizzando tutti gli scarti derivanti dalla demolizione delle precedenti abitazioni, infatti, ne sono state costruite di nuove per tutti i senza tetto.
La vera grandiosità non è stata, poi, semplicemente, progettare e costruire la cd. “casa Phoenix”, con cemento, terra, bottiglie di vetro, plastica, bambù. Ma farlo in modo consapevolmente resistente, affinché potesse, cioè, restare in piedi nonostante le onde di un nuovo tsunami o le scosse di un terremoto, fino al nono grado Richter.
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Una casa eco-nomica per una scelta abitativa conveniente
Parlare di case costruite con materiale di riciclo potrebbe portare a pensare a scelte abitative che finiscono con il sacrificare altri aspetti come la sicurezza, la resistenza o addirittura il risparmio energetico.
Invece non c’è niente di più sbagliato in questo parallelismo. Già raccontando del progetto colombiano, abbiamo visto come i materiali siano studiati per resistere al fuoco. Così come la ricostruzione in Indonesia è avvenuta tenendo presente il pericolo tsunami e il pericolo terremoti.
E un altro esempio lo ritroviamo nel New Mexico, dove è stata costruita una casa, studiando attentamente la risposta dei singoli materiali al clima circostante.
Pertanto gli pneumatici, che hanno la capacità di trattenere il calore, sono stati utilizzati per ricoprire la parete della casa esposta al Nord, mentre sul lato Sud, si è scelto di installare delle vetrate.
In questo modo si potrà avere una casa che, accanto al risparmio derivante dal basso costo dei materiali, consente un abbattimento dei costi relativi alla sua gestione.