I sindacati confederali scendono in campo contro Giorgia Meloni e la manovra economica varata dal suo governo. La legge di bilancio presentata dal premier in conferenza stampa qualche giorno fa non è infatti piaciuta per niente a Cgil, Cisl e Uil. Il primo a protestare è il segretario confederale della Uil Domenico Proietti. Poi arriva il turno della Cgil che stronca in una nota la manovra e fa sapere, attraverso il suo segretario Maurizio Landini, che i sindacati si preparano ad una manifestazione di piazza unitaria.
“Una legge di bilancio sbagliata, che colpevolizza e colpisce i più poveri, che accresce anziché contrastare la precarietà, che non riduce il divario di genere, premia gli evasori e, con la flat tax, aumenta l’iniquità del sistema fiscale. – denuncia la segreteria della Cgil in una nota inviata alle sue strutture sindacali – E non interviene strutturalmente sulla pandemia salariale. Riduce di fatto le risorse necessarie per sostenere la sanità, la scuola ed il trasporto pubblico; non stanzia adeguate risorse per i rinnovi contrattuali dei pubblici dipendenti, mortificando il ruolo del lavoro pubblico, e non modifica la legge Fornero cambiando senza alcun confronto preventivo il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in essere”.
“Il Governo non ci ha ascoltato, nonostante nell’incontro con il premier Meloni nei giorni scorsi avessimo proposto che si avviassero anche con questa legge finanziaria riforme vere costruite con il mondo del lavoro ispirate dai criteri della solidarietà, della giustizia sociale, fondate sulla qualità e la stabilità del lavoro, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e su nuove politiche industriali capaci di prospettare un nuovo futuro per il Paese”, si conclude così la nota della Cgil.
Intervistato da La Stampa, il segretario della Cgil Maurizio Landini utilizza termini durissimi per bocciare la manovra e annuncia una manifestazione unitaria di piazza dei sindacati confederali. “Non ci hanno ascoltato. – si lamenta Landini – Questa è una manovra che colpisce i più poveri e accresce la precarietà reintroducendo i voucher. Poi premia gli evasori e con la flat tax aumenta l’iniquità del sistema fiscale. Nel giro di poche settimane e con creatività”, ci sarà una mobilitazione generale insieme a Cisl e Uil.
“Proprio perché il momento è uno dei più difficili di sempre, abbiamo proposto al governo che con questa legge finanziaria si avviassero riforme vere, coinvolgendo il mondo del lavoro, ragionando su interventi fondati su qualità e sicurezza sul lavoro, su nuove politiche di sviluppo. Non sulla precarietà. – spiega ancora Landini – L’incontro c’è stato, e anche un impegno a valutare le nostre proposte. Poi sono arrivati dei provvedimenti decisi senza sentire la nostra opinione. Non è questo il metodo giusto. A parole sono stati disponibili. Nei fatti si sono comportati come molti in passato. Raggiunta l’intesa nella maggioranza hanno deciso di imporla senza alcuna mediazione sociale”, conclude.
Poche ore prima era stato il segretario confederale di un altro sindacato, la Uil, a prendere per primo posizione contro la legge di bilancio del governo Meloni. “Una manovra di bilancio che contiene un po’ di tutto e un po’ di niente”, l’ha stroncata così Domenico Proietti.
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